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Brexit, May: accordo fatto al 95% ma rimangono incertezze

10/23/2018

Tre gli scenari che potrebbero palesarsi per la fine dei rapporti tra Ue e Regno Unito. Tra hard Brexit e soft, l'analisi di NN IP


L'accordo di divorzio dall'Ue sulla Brexit è fatto "al 95%". Lo assicura la premier Theresa May aggiornando i Comuni dopo l'ultimo vertice europeo, ma non senza ribadire che il nodo del confine in Irlanda resta per ora irrisolto e questa non sarà cosa da poco. 

Secondo Pieter Jansen, senior strategist multi asset di NN Investment Partners la possibilità che non si raggiunga alcuno accordo è pari al 20%, una situazione alquanto caotica che porterebbe a nuove elezioni. "In questo scenario ci aspetteremmo di assistere a un brusco calo del tasso di cambio della sterlina nei confronti di tutti i partner commerciali e a una forte diminuzione della crescita che potrebbe spingere l’economia del Regno Unito verso la recessione, mentre l’inflazione potrebbe aumentare a causa dei costi di importazione più alti" spiega l'esperto. 

 

Una soft Brexit così come una hard vengono quantificati al 40% delle probabilità ciascuna. Nel primo caso spiega Jansen: "Questo implicherebbe che non ci sarebbe bisogno di (significativi) controlli al confine tra Irlanda e Irlanda del Nord. In questo caso, la premier May dovrebbe contare sul supporto di alcuni membri del Labour Party. Ad ogni modo, in caso di successo, l’impatto economico negativo sarebbe limitato. Il tasso di cambio della sterlina riguadagnerebbe un po’ di quel terreno perso dal referendum a la BoE potrebbe proseguire nel suo percorso rialzista, spingendo i rendimenti dei GILT verso l’alto. Per quanto riguarda l’azionario, invece, le società nazionali potrebbero sovraperfomare quelle internazionali". 

 

Il secondo tipo di accordo, quello più dirompente rappresenterebbe una sfida per il Parlamento. "Questa implicherebbe che - conclude l'esperto di NN IP - , il Regno Unito non faccia parte del mercato unico, il che comporterebbe che le merci debbano essere sdoganate prima di attraversare il confine. Il Primo Ministro May non avrebbe in questo caso il supporto del partner nordirlandese DUP per un confine rigido tra l'Irlanda e l'Irlanda del Nord o tra l'Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito. Il venir meno del supporto del DUP, potrebbe causare la caduta del governo stesso e portare a nuove elezioni".

Quest'ultimo comunque nonostante potrebbe portare rallentamenti nella crescita del Regno Unito, è uno scenari già prezzato dal mercato. "La sterlina probabilmente si andrebbe a indebolire leggermente rispetto ai partner commerciali e il ciclo di rialzi della BoE potrebbe fermarsi o potremmo assistere ad un'inversione di tendenza degli aumenti dei tassi in caso di deterioramento delle condizioni economiche nel Regno Unito. Ci aspetteremmo un impatto limitato sui mercati globali. Per quanto riguarda l’azionario inglese, a nostro avviso, le società più internazionalizzate andrebbero a sovraperformare quelle nazionali" afferma Jansen.

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