Tempo di lettura: 3min

Mercati emergenti, la chiave è l'inclusione finanziaria

10/30/2018

Secondo la Banca Mondiale, dal 2010 più di 55 Paesi si sono impegnati in questa direzione e più di 30 hanno lanciato o stanno elaborando iniziative a livello nazionale


Quasi la metà della popolazione mondiale in età lavorativa non ha accesso ha un conto corrente bancario. Una disparità sostanziale che interessa soprattutto le donne che, a livello globale, solo il 65% ha un conto corrente, contro il 72% degli uomini. Un divario questo invariato dal 2011. 

I Paesi però non rimangono indifferenti a questo genere di discrepanze e, secondo dati rilevati dalla Banca Mondiale, dal 2010 più di 55 Paesi si sono impegnati a favore dell'inclusione finanziaria e più di 30 hanno lanciato o stanno elaborando iniziative a livello nazionale.

Ma, come analizza Ross Teverson, head of strategy, emerging markets di Jupiter Asset Management, la strada da percorrere è ancora lunga.

 

 "La bassa penetrazione bancaria è, nella maggior parte dei casi, un problema dei Paesi in via di sviluppo. Quasi la metà della popolazione mondiale che non ha accesso al sistema bancario è concentrata in sette Paesi: Cina, India, Pakistan, Indonesia, Nigeria, Messico e Bangladesh" rivela l'esperto. 

 

 

Un dato rilevante è quello tecnologico, difatti quetso tipo di inclusione dovrebbe essere favorita dalla penetrazione di internet o dalla telefonia mobile.  Ciò è dimostrato dal fatto che il 52% della popolazione adulta ha inviato o ricevuto un pagamento digitale nell'ultimo anno, contro il 42% del 2014.

 

Teverson porta ad esempio il caso del Brasile: "Sebbene sia una delle maggiori economie emergenti, questi trend sono ancora in una fase iniziale. Nel 2015 solo il 32% dei brasiliani di età superiore ai 15 anni aveva una carta di credito, contro il 60% nel Regno Unito. Per quanto riguarda i pagamenti dei consumatori, il denaro contante pesa ancora per quasi la metà (48%), mentre nel Regno Unito la cifra è molto più bassa (27%)".

 

Spostandoci nell'Africa subsahariana si può rilevare un rapido progresso tecnologico, la percentuale di adulti con un conto corrente mobile è raddoppiata dal 2014 arrivando al 21%. "Secondo Findex, i conti correnti mobile sono particolarmente diffusi in Kenya, dove il 73% degli adulti ne possiede uno, così come in Uganda e nello Zimbabwe, dove la percentuale viaggia attorno al 50%".  

 

Non solo conti corrente chiaramente ma anche altri strumenti come ad esempio le pensioni e le assicurazioni. "Entrambi i settori sono estremamente carenti in Turchia. Solo il 20% dei dipendenti ha una pensione coperta dal datore di lavoro, ma il governo turco punta a migliorare questo dato. Lo Stato sta incentivando misure di risparmio con un'integrazione del 25% e, di conseguenza, il mercato è in rapida crescita, con un tasso di crescita annuo composto del 20%, pur partendo da una base modesta" spiega l'esperto di Jupiter AM. 

Infine, in qualità di investitori conclude Teverson, si ricercano società poco conosciute e sottovalutate che beneficeranno dei cambiamenti strutturali. Crediamo che ci siano molte aziende ben gestite nei Paesi in via di sviluppo che potrebbero beneficiare degli importanti cambiamenti legati alla maggiore inclusione finanziaria.

 

 

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?