Metà degli investitori istituzionali e un terzo degli investitori wholesale stanno potenziando le competenze in ambito fattoriale all’interno dei team di investimento e il 60% degli investitori intende incrementare le allocazioni fattoriali nei prossimi tre anni. 

E' quanto emerge dal terzo Annual Invesco Global Factor Investing Study, le barriere all’investimento fattoriale stanno calando rapidamente, grazie al costante aumento delle competenze degli investitori. Con una fiducia crescente nell’approccio fattoriale, il settore della gestione patrimoniale sta rapidamente modificando il suo modo di sfruttare i benefici di questo tipo di investimento, che può essere definito il terzo pilastro delle strategie di investimento.

I finanziamenti provengono da una combinazione di nuovi flussi di cassa e di allocazioni attive e passive esistenti, con ampie variazioni in termini di tipologie di strategia e regioni

 

Georg Elsaesser, senior portfolio manager, quantitative strategies di Invesco ha affermato: “La diffusione dell’investimento fattoriale sta innescando un cambiamento strutturale nel settore andando a costituire un vero e proprio terzo pilastro nel mondo dell’investimento, che si distingue dalle strategie attive tradizionali e dalle strategie passive ponderate in base alla capitalizzazione di mercato. Gli investitori – sia wholesale che istituzionali – vedono l’investimento fattoriale come una competenza distinta che richiede risorse specifiche, piuttosto che risorse generiche tratte da altri ambiti del team interno".

 

La maggior parte degli investitori, prosegue il report, ha dichiarato di aver avuto un’esperienza positiva con l’investimento fattoriale, in gran parte superiore alle aspettative. Non solo, guardando a questo tipo di investimenti essi si possono integrare con i requisiti di sostenibilita; tre quinti degli investitori istituzionali sofisticati ritengono che le strategie fattoriali possano soddisfare i requisiti ESG.