Tempo di lettura: 2min

Dazi e commercio, la Cina continua a importare

11/16/2018

Nonostante gli ostacoli rappresentati da un dollaro forte, dal rallentamento della crescita economica e dal timore di una guerra commerciale, i metalli industriali piacciono al Paese. Dall'analisi di Wisdomtree


Il PIL cinese è più debole del previsto (6,5% a/a contro il 6,6% a/a previsto per il terzo trimestre del 2018) e ha raggiunto il livello più basso dal primo trimestre del 2009, pesando sul sentiment. Tuttavia il governo cinese continua a sostenere la situazione con sgravi fiscali per un totale di circa l'1% del PIL per il prossimo anno il che dovrebbero sostenere la domanda di metalli.

L'interesse per le materie prime da parte della Cina non è mai venuto meno, basti guardare alle importazioni di rame pari a oltre 500 mila tonnellate (il livello più alto degli ultimi due anni e mezzo). 

 

Nitesh Shah, director of research di WisdomTree sottolinea che tutto ciò è avvenuto nonostante gli ostacoli rappresentati da un dollaro forte, dal rallentamento della crescita economica e dal timore di una guerra commerciale, ci si aspetta che i prezzi del rame beneficeranno di fondamentali più rigidi.

 

"Secondo l'International Nickel Study Group (INSG), i prezzi del nichel hanno subito il calo più netto nel periodo, sulla base delle notizie che il mercato dovrebbe rallentare notevolmente. L'elevata domanda di nichel sostiene una forte produzione di acciaio inossidabile. L'INSG si aspetta anche che una forte domanda derivi dalla tecnologia delle batterie. Tuttavia, lo stesso istituto prevede una forte domanda da soddisfare con una maggiore crescita della produzione globale dell'8% sul lato dell'offerta" prosegue l'esperto.

La Cina, l'Indonesia e le Filippine avranno probabilmente un ruolo dominante sul lato dell'offerta. La revisione dell'industria mineraria nelle Filippine dovrebbe concludersi questo mese, aprendo il rischio di un aumento dell'offerta di nichel in caso di riapertura di miniere precedentemente chiuse. INSG prevede che il deficit di approvvigionamento si ridurrà a 33.000 nel 2019. Tuttavia, è previsto un deficit più elevato per il 2018, elemento che dovrebbe sostenere i prezzi del nichel nel breve termine.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?