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Gli utili rallentano ma non mancano le opportunità

1/4/2019

Questo lo scenario profilato dai due gestori di Schroders che spiegano l'andamento del prossimo anno in relazione alla normalizzazione dei tassi di interesse e un possibile aumento dell'inflazione


Il 2019 sarà caratterizzato da una diffusa "normalizzazione" per i tassi di interesse che insieme a una maggiore inflazione potrebbe pesare sulla crescita degli utili. 

Secondo l'analisi di Robert Kaynor, co-gestore del fondo Schroder ISF US Small and Mid Cap Equities, e Frank Thormann, gestore del fondo Schroder ISF US Large Cap, Schroders "la forza del mercato del lavoro è la causa principale dell’aumento dell’inflazione: la pressione salariale infatti sta crescendo, in particolare nel settore dei servizi. In effetti, il mercato del lavoro statunitense è stato molto solido nel 2018: sono stati creati circa 200.000 posti di lavoro al mese in media e la disoccupazione è sui minimi degli ultimi 50 anni al 3,7%. In ogni caso, l’inflazione dovrebbe essere gestibile se la Fed proseguirà nei rialzi dei tassi in base al Dot Plot".

 

Parlando di utili societari, il consensus degli analisti pone la crescita dell’S&P500 al 9% nel 2019, contro il 25% del 2018. Queste aspettative potrebbero essere persino troppo ottimistiche. Nonostante questo però ci sono spiragli di possibilità secondo gli esperti: "Riteniamo che nel corso del 2019 si presenteranno opportunità interessanti per gli investitori attivi. Ad esempio, riteniamo che si possano ottenere rendimenti interessanti concentrandosi sulla selezione dei titoli e puntando su aziende con un forte pricing power, relativamente immuni alla pressione al rialzo sui costi e con caratteristiche idiosincratiche che garantiscano loro una crescita superiore alla media".

 

Si discute inoltre sempre più spesso sulle tempistiche di una possibile recessione nei prossimi anni "al di là delle speculazioni sulla recessione, il mercato deve continuare a metabolizzare il rallentamento della crescita degli utili aziendali, la continua pressione inflazionistica e il contesto fiscale meno favorevole" spiegano i due gestori. 

 

Un altro fattore cui sarà importante badare è quello dell'indebitamento delle aziende USA, che attualmente è piuttosto alto nel complesso, in particolare nelle società small- e mid-cap. "Mentre gli utili possono variare nel corso del ciclo economico, il debito rimane sempre fisso. Ciò significa che quando gli utili diminuiscono, l’indebitamento di un’azienda resta costante, mentre i tassi di interesse continuano a salire: in questa situazione il carico di debito si fa sempre più insostenibile e l’unica soluzione è iniziare a ripagarlo. In generale, continueremo a cercare di investire in società in grado di bilanciare gli interessi degli azionisti con la crescita aziendale" concludono Kaynor e Thormann. 

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