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1/7/2019
Nessuna novità per i mercati obbligazionari almeno per quest'inizio di 2019 rispetto a quarto trimestre 2018.
Secondo l'analisi del team research, strategy and analysis di Amundi i rendimenti dei titoli di Stato “rifugio” sono scesi in un contesto caratterizzato dalla revisione al ribasso delle aspettative di inflazione, visto che i segnali macroeconomici recenti confermano un rallentamento, ma non un indebolimento, dell'economia.
Per quanto riguarda l'inflazione invece, uno degli indicatori che viene usato più di frequente è sceso da dall’1,70% di inizio novembre all’attuale 1,54%, un livello vicino a quello registrato ai tempi dell’annuncio del programma di allentamento quantitativo ( il tasso swap sull’inflazione di pareggio a cinque anni su un orizzonte quinquennale).
In America, invece, il calo del rendimento dei Treasury decennali osservato a partire da novembre è proseguito anche nei primi giorni del 2019. Inoltre, negli ultimi due mesi del 2018, il mercato ha rivisto le sue attese sui rialzi dei tassi nel 2019 a opera della Fed, e la probabilità che non avvenga alcun rialzo è ora salita all’80%.
Se si guarda a un altro segmento dei mercati obbligazionari, quello delle obbligazioni societarie, le valutazioni sono generalmente in linea con il quadro di rallentamento suggerito dagli indicatori anticipatori.
Concludono dunque gli esperti di Amundi che i rendimenti delle obbligazioni “rifugio” appaiono piuttosto esagerati visto il quadro pessimista implicato dalle attuali valutazioni, soprattutto tenendo conto dei parametri storici, mentre i premi al rischio sono più in linea con gli indicatori anticipatori. L’ultima flessione dell’indice ISM sembra riportare la palla nel campo delle banche centrali.
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