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Ritorno in campo delle banche centrali?

1/8/2019

Il commento di Antonio Cesarano, chief global strategist, Intermonte SIM sul contesto delineatosi dall'inizio del 2019 con un rallentamento generale delle economie globali


Quello del 2019 è un contesto che indica un rallentamento generale delle economie a livello globali (indicazioni dai PMI europei, USA e Cina). Così gli investitori guardano alle banche centrali chiedendo sostanzialmente un nuovo impegno. 

 Secondo l'analisi di Antonio Cesarano, chief global strategist, Intermonte SIM "gli operatori sembrano dare per scontato il fatto che non vi saranno rialzi dei tassi quest’anno e rivolgono la propria attenzione soprattutto alla dinamica del bilancio Fed. Il 19 dicembre Powell su questo punto fu categorico: andremo avanti senza esitazioni con il pilota automatico (ossia con una riduzione di circa 50 miliardi di dollari massimo ogni mese). Arrivati al 4 gennaio la Fed cambia rotta: disponibilità a prendere in considerazione un rallentamento della riduzione del bilancio".

 

 

Ci si chiede dunque perché tutta questa attenzione al bilancio più che alla movimentazione dei tassi. "Di fondo il timore deriva dalle conseguenze della riduzione della liquidità come effetto del calo del bilancio. Il problema potrebbe essere rilevante soprattutto per le aziende Usa in potenziale crisi di liquidità, in particolare il folto schieramento di quelle con rating BBB che ad oggi rappresentano circa la metà dell’universo Investment grade" prosegue Cesarano.

 

In sintesi dunque si va verso un'ipotesi di progressivo avvicinamento verso una crescente aspettativa di un QE della Fed tassi Treasury potrebbero mediamente (ossia non continuamente e linearmente!) calare sull’ipotesi di una possibile crisi di liquidità tale da indurre ad un nuovo round di QE. Sul fronte valutario invece, mediamente il dollaro potrebbe deprezzarsi ma con un grosso caveat: non in modo lineare e continuo! Ci potrebbe infatti essere una possibile fase in senso opposto fino ad area 1,08/1,10 nel secondo trimestre in conseguenza di: iImpatto della TLTRO della BCE (che potrebbe essere annunciata a marzo), timori per l’esito elettorale delle europee di maggio e forte richiesta di dollari da parte delle aziende Usa in crisi di liquidità.

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