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UBP, Giappone: l'azionario sarà volatile

1/10/2019

Una delle motivazione è rintracciabile nelle tensioni commerciali lontane da trovare una soluzione ma non solo


"Il mercato azionario giapponese ha subito un forte calo nel dicembre 2018, con il Nikkei in ribasso del 10,5% e il TOPIX in discesa del 10,4% rispetto al mese precedente. In un contesto di tassi d’interesse in rialzo da parte della Fed, crescono i timori di un rallentamento economico globale causato dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, a cui si aggiungono le preoccupazioni per le tensioni politiche negli Stati Uniti, culminate nello shutdown" afferma nella sua analisi Cédric Le Berre, investment specialist and fund analyst di Union Bancaire Privée.

 

Resta al centro il nodo delle tensioni commerciali da dover dipananare ma una risoluzione pare ancora lontana e per questo il mercato azionario giapponese resterà volatile

"Per quanto riguarda gli utili societari giapponesi, mentre le prospettive sembrano essere leggermente peggiorate rispetto all'inizio dell'anno fiscale nell'aprile dello scorso anno, restano comunque solide e non ci sono segnali di un calo significativo" spiega l'esperto di UBP.

All’inizio di gennaio lo yen si è rafforzato rispetto al dollaro che veniva scambiato a 107 yen, livelli paragonabili a quelli di aprile 2018. Nonostante questo comunque Le Berr afferma che: "Non ci aspettiamo revisioni al ribasso significative se non ci sarà un ulteriore apprezzamento. Inoltre, vediamo anche i buyback delle imprese e l'acquisto di ETF da parte della BOJ come fattori di supporto quando il mercato crolla".

Ad oggi, UBP ha sovra-pesato alcuni settori sottovalutati come quello finanziario (banche e società di brokeraggio), dei consumi discrezionali (auto) e dei materiali, mentre siamo sotto-pesati su settori sopravvalutati come quello dei beni di prima necessità, gli industriali e l’IT.

Per quanto riguarda le società finanziarie e del settore automotive su cui UBP è attualmente overweight, "siamo consapevoli che probabilmente resteranno sottovalutate per i timori crescenti di un rallentamento economico. Tuttavia, dato che le valutazioni sono sufficientemente interessanti, ci aspettiamo che riporteranno una sovraperformance quando le preoccupazioni per il rallentamento si placheranno" conclude il gestore.

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