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Carmignac: notizie negative per la Cina, buone occasioni per il mercato

1/24/2019

L'attezione si sposterà dall'"America First" all'andamento dello yuan, questo uno dei temi per il 2019 che emerge dall'international press conference in corso a Parigi


Dall'America Firts di Trump allo Yuan di Xi Jinping. L'attenzione quest'anno si è spostata verso la Cina. Le importanti scelte economico politiche che il Paese sarà chiamato a fare condizioneranno l'andamento del mercato a livello globale.

Anche per questo Frédéric Leroux, head of cross asset di Carmignac, ritiene che notizie negative per la Cina potrebbero rappresentare un'opportunità per il mercato. La politica economia cinese rimane ancora molto stringente e la crescita per quest'anno si attesta attorno al 5% secondo le stime Carmignac. Questo uno dei messaggi che arriva dall'international press conferenze in corso a Parigi.

Insomma uno scenario quello attuale che mantiene le note di scetticismo che hanno caratterizzato l'anno appena trascorso, almeno per il primo semestre 2019 e che di conseguenza costringerà le Banche centrali, Fed in testa, a rimodulare la propria politica monetaria così da rimanere il più possibile accomodante (questo atteggiamento sarà funzionale per la Cina a innescare gli stimoli necessari per garantire una crescita di qualità).

 

Dal numero 12 di Place Vendôme a Parigi, oltre la celebrazione dei 30 anni del gestore patrimoniale francesce, arriva la notizia del passaggio di testimone del fondo Patrimoine, dal 1989 nelle mani del cio Edouard de Carmignac, che passerà alla co-gestione di Rose Ouahba e David Older. Un nuovo corso che, come spiega Carmignac, chiude un anno difficile con un AUM pari a 42 miliardi di euro. 

I due gestori inoltre, nel loro nuovo incarico, sottolineano che la parola d'ordine, sia per l'azionario che per l'obbligazionario, rimane flessibilità, necessaria a gestire un contesto che rimane volatile e nel quale la crescita rallenta. La scelta, nel caso del fondo Patrimoine, ricade per la maggior parte su società di qualità che appartengano per lo più al settore tecnologico e delle comunicazioni (guardando al portafoglio con una componente pari al 32%) per passare a quello dei consumi 25% e della sanità 21%.

Sul fronte emergente invece l'azionario torna a essere attrattivo dopo il difficile anno passato, in particolar modo in paesi come il Messico (nonostante le incertezze dello scorso anno anche a causa delle trattative per il NAFTA).

 

Dunque nonostante i livelli più bassi di liquidità e i rischi a livello macroeconomico l'approccio in qualità di risk manager rimane quello bottom-up come sottolinea durante il suo intervento Didier Saint-Georges, managing director, member of the investment committee. Un accenno anche al tema della sostenibilità, rilevante per Carmignac per quanto riguarda la scelta della società soprattutto in fatto di governance.

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