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Europa tra Brexit, credito e QT

1/28/2019

Ecco cosa cambierà nel 2019 secondo l'analisi di Hedge Invest Sgr


Tra Banche centrali, Brexit e fine del QE, l'Europa si avvia verso un 2019 tutt'altro che semplice. Filippo Lanza, gestore del fondo HI Numen Credit, Hedge Invest Sgr spiega che "nonostante i discorsi accomodanti, il quantitative tightening (QT) continuerà e nel 2019 le banche centrali diventeranno venditrici nette di attivi su base aggregata, per la prima volta in più di 10 anni. In questo contesto, gli effetti più acuti del quantitative tightening si verificheranno in Europa, dove si creerà un disequilibrio tra le offerte di titoli e la domanda del mercato. Ci aspettiamo un allargamento sia degli spread governativi, ad esempio in Francia e Italia, sia societari. Per quanto riguarda il settore bancario, nonostante siano stati fatti passi avanti sull’unione bancaria, il nesso tra bond governativi e banche rimane molto stretto, quindi anche in questo settore ci aspettiamo molta volatilità".

 

Sul fronte delle banche centrali invece, queste ultime sembrano aver perso le "cartucce" necessarie.  "La prossima grande spinta dovrebbe arrivare dalla politica fiscale, che però non sembra potersi concretizzare nel breve termine, con l’Europa ancora legata ad una retorica di austerity e con un congresso diviso negli Stati Uniti".

Per quanto riguarda la Brexit, invece, "riteniamo che il mercato sia ancora molto accomodante circa i vari scenari e che ci sia una crescente probabilità di un no-deal supportato dalla narrativa" spiega l'esperto. sull’inflessibilità e la problematicità europea.

 

In conclusione quindi lo scenario a medio termine sul credito rimane negativo, soprattutto sul credito corporate, bancario e governativo europeo. Il mercato del credito, infatti, è dove si stanno accumulando perdite nascoste e dove la reale correzione comincerà, nonostante ogni tentativo di arginarla prolungando i programmi di quantitative easing.

 

Guardando ai vari ambiti, secondo Lanza dove si intravedono possibilità è quello dell'M&A, dove si presentano opportunità interessanti che possono essere colte con posizioni sia lunghe che corte sul credito e sull’equity. "Anche in ambito distressed si iniziano a vedere situazioni promettenti, soprattutto in Europa, in seguito alle liquidazioni eseguite tra novembre e dicembre da parecchi fondi. Rimane un mercato molto difficile e molto volatile che però può presentare ottime opportunità" spiega l'esperto di Hedge Invest.

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