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Natixis IM, 2019: rallentamento ma senza recessione

2/1/2019

La volatilità, nonostante i fondamentali solidi, continuerà a persistere per questo anche nel prossimo futuro si preferiranno le strategie a ritorno assoluto o quelle alternative


Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina promettono sembrano attenuarsi, la Fed si dimostra meno aggressiva e lo shut-down del Presidente Truump è stato temporaneamente messo in pausa fino al 15 febbraio. Tutti segnali moderatamente positivi per i mercati che iniziano ad affrontare il 2019 con una prospettiva di crescita limitata e in rallentamento ma una possibilità di recessione remota. 

 

Esty Dwek, senior investment strategist di Natixis Investment Managers, afferma che: "Continua il rally che abbiamo visto sui mercati dall'inizio dell'anno, con il recupero di alcune delle perdite subite nella correzione di fine anno da diverse classi di attività. In effetti, il 2018 è stato uno dei pochissimi anni in cui i rendimenti sono stati praticamente negativi per tutte le asset class. Sebbene riteniamo che i fondamentali siano ancora solidi, soprattutto negli Stati Uniti, e che la crescita degli utili resisterà, è prevedibile una maggiore volatilità. Non riteniamo ancora che sia giunto il momento di eliminare tutti i rischi dai portafogli, in quanto riteniamo che le attività rischiose riusciranno a macinare di più nei prossimi mesi". 

 

A livello settoriale invece, "i mercati azionari statunitensi sovraperformeranno nel medio termine, in quanto i mercati europei rimangono impantanati a causa della preoccupazione per la politica (Brexit, Italia, Francia) e il rallentamento della crescita (Germania, Francia, Italia). Tuttavia, le possibilità di ribasso delle attività europee sono più limitate, tanto che abbiamo assistito a un rimbalzo dei mercati nonostante le notizie deludenti, un segnale incoraggiante che evidenzia come i mercati europei possano ottenere risultati nel breve termine" spiega Dwek. 

 

Se si guarda oltre il 2019 è improbabile che la complessità del contesto che stiamo attraversando si riduca, il che implica che "le strategie a ritorno assoluto e quelle alternative siano più gradite. Ci aspettiamo che le attività di rischio continuino a produrre maggiori risultati e a manteniamo la nostra esposizione. Potrebbe non essere il momento di aggiungere troppo rischio, ma non pensiamo che sia il momento di eliminarlo completamente" conclude l'esperta di Natixis IM.

 

 

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