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Brexit, cala la fiducia verso il Regno Unito

2/1/2019

Le imprese potrebbero iniziare non solo a rinviare gli investimenti attendendo una risoluzione ma a distoglierli completamente dal Paese


Mancano poco meno di due mesi alla resa dei conti per Brexit. O almeno così segna la data stabilità del 29 marzo anche se le questioni stringenti sembrano tutto fuorché risolte. 

Lo scenario più probabile è che l'onorevole May dovrà chiedere una proroga del termine di cui all'articolo 50, oppure la Camera dei Comuni accetta l'emendamento Cooper, perché è altamente improbabile che si riesca a trovare una soluzione in tempo.

Come stanno reagendo i mercati? Secondo l'analisi di Vasileios Gkionakis, PhD Global Head of FX Strategy Lombard Odier "la sterlina inglese si è indebolita alla notizia, ma, a quanto pare, il fatto che i deputati hanno respinto in linea di principio la prospettiva di un Brexit senza accordo (che non è stata né una sorpresa né molto importante in quanto non vincolante), ha frenato le perdite e la sterlina è ora scambiata a quasi 1,31 contro il dollaro statunitense e con l'euro a 0,8720"

Ma non è solo quello monetario l'aspetto da considerare. Infatti si parla anche di un problema di fiducia. "L'UE-27 ha chiarito le sue intenzioni mesi fa, mentre il Regno Unito sembra perdere di vista l’obiettivo. Nella migliore delle ipotesi, ciò si rivela faticoso, richiede tempo e frustrante. Nel peggiore dei casi, ciò si tradurrà in una perdita di credibilità per il Regno Unito di procedere seriamente, il che potrebbe rendere l'Unione Europea un po' meno disposta ad accettare una potenziale richiesta di proroga della scadenza. In generale, una perdita di fiducia renderà più difficile qualsiasi negoziato futuro" spiega l'esperto.

Inoltre anche  il sentimento del Parlamento cambierà. "Due settimane fa, il mercato sembra aver accolto positivamente la proposta dell'onorevole May di avviare discussioni interpartitiche per ottenere un'approvazione parlamentare più ampia. Gli sviluppi successivi, e le votazioni di questa settimana, suggeriscono che la priorità dell'onorevole May è ora quella di mantenere intatto il suo partito conservatore. Potremmo ora ritrovarci di fronte ad un'estensione, ma la Camera dei Comuni rimane profondamente divisa. Ciò significa che la proroga della scadenza potrebbe andare per le lunghe se non sarà concretizzata una proposta. In tal caso, la fiducia delle imprese e dei consumatori subirà una pressione maggiore, pesando su un'economia che è già sotto la pressione di una grave incertezza. Quanto più lungo è il periodo di proroga, tanto peggiore sarà probabilmente questo impatto. All'estremo, c'è un momento in cui, invece di rinviare gli investimenti, le imprese si limitano a distogliere i progetti dal Regno Unito" afferma Gkionakis.

 

In conclusione però i rally della sterlina secondo stime Lombard Odier, saranno limitati. "Vediamo ancora più alta la traiettoria a lungo termine nello scenario centrale di un soft Brexit, ma gli sviluppi dovranno essere monitorati molto attentamente. La politica è davvero imprevedibile, ma i parlamentari britannici hanno portato la situazione ad un altro livello".

 

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