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AllianzGI: tenere conto dei fattori tecnici

2/18/2019

C’è margine di riduzione dei rendimenti obbligazionari e di rivalutazione del dollaro. Nel frattempo, il contesto di mercato per le obbligazioni societarie continua a migliorare


L’agenda di questa settimana è fitta di appuntamenti che potrebbero influenzare il mercato. Secondo l'analisi di Greg Meier, senior US economist director di AllianzGI bisogna guardare al Regno Unito: nche se la proposta della Premier Theresa May sembra raccogliere consensi, l’incertezza per il divorzio fra Inghilterra e UE potrebbe persistere: la scadenza del 29 marzo si avvicina, ma il periodo di transizione potrebbe protrarsi fino a dicembre 2020. Gli effetti negativi dei dubbi sulla Brexit sono già evidenti. Oltre Manica, gli investitori dell’Eurozona sperano di vedere segnali di stabilizzazione economica nei dati in uscita mercoledì e giovedì: fiducia dei consumatori e indagini nel settore manifatturiero di febbraio. Il mese scorso entrambi gli indicatori erano ai livelli più bassi degli ultimi 2 anni. In Germania l’istituto ZEW aggiornerà gli indicatori del sentiment economico.

Prosegue l'esperto spiegando che se le ‘condizioni attuali’ oscillano intorno ai minimi del 2015, le ‘attese’ sulla crescita futura sono recentemente salite. In assenza di dati di rilievo sulla Cina, per tastare il polso dell’economia asiatica bisognerà guardare al Giappone, in particolare a export, ordinativi di macchinari (entrambi in calo) e attività manifatturiera (sull’orlo della contrazione).

 

Secondo Meier l'evento principale, non solo negli Stati Uniti, sarà la pubblicazione del verbale della riunione della Federal Reserve del mese scorso. Le autorità si sono dette “pazienti” in merito a possibili aumenti dei tassi (al momento non prezzati nel mercato dei future sui Fed funds), ma tale posizione era in parte legata all’incertezza circa gli scambi commerciali e la politica fiscale. Il verbale potrebbe fornire delucidazioni in merito a tali questioni e ai fattori in grado di innescare un rialzo dei tassi, una volta dissipata l’incertezza. Conosceremo inoltre una serie di dati economici: ordinativi di beni durevoli, fiducia settore edilizia, richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, indagini nel settore manifatturiero, indicatori anticipatori, numero di piattaforme petrolifere. Per il momento, l’orientamento più paziente della Fed potrebbe consentire alle Banche Centrali dei Paesi emergenti di mantenere una linea attendista.

 

In conclusione secondo l'outlook di AllianzGI, da un punto di vista tecnico, la rottura del bear market di dicembre sembra un falso segnale. Ma il rally di gennaio appare troppo brusco, e ciò aumenta i rischi di una nuova correzione. Al di là del comparto azionario, c’è margine di riduzione dei rendimenti obbligazionari e di rivalutazione del dollaro. Nel frattempo, il contesto di mercato per le obbligazioni societarie continua a migliorare.

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