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2/25/2019
Asia o Europa? Chi vincerà la sfida iniziata ormai da qualche anno sul fronte del Fintech? A una prima considerazione parrebbe che il continente asiatico, più nello specifico la Cina, sia un punto di riferimento in questo settore (con 5 delle proprie fintech nella Top ten mondiale e tre società cinesi sul podio).
Secondo l'analisi di Licia Megliani, country head Italy di Allfunds Bank, "la differenza principale riguarda probabilmente la natura di queste società: quelle europee nascono con l’obiettivo di competere con il settore bancario. Gli unicorni (capitalizzazione superiore al miliardo) come stanno diventando Monzo, N26, Atom, Starling Bank, Revolut, sono partiti offrendo servizi bancari di base per poi ampliare la propria gamma e creare un Marketplace per i propri clienti".
Se si guarda alla Cina invece, le trasformazioni digitali riguardano il mondo dell'e-commerce e dei pagamenti digitali: Alibaba e Tencent, che decidono di offrire anche servizi finanziari alla loro enorme e consolidata clientela. La cinese Ant Financial ne è un esempio.
Ma perché, in generale, le società cinesi appaiono in qualche modo "superiori" rispetto a quelle europee? La Megliani sottolinea che il cuore rimane quello dell'innovazione. "Le fintech europee sembrano più concentrate a cogliere il mood, soprattutto delle nuove generazioni, per offrire una banca di diversa concezione e ampliare la propria fetta di mercato. In Europa quindi più che puntare su tecnologie all’avanguardia si va alla ricerca di soluzioni di mobilità smart magari in collaborazione con altre fintech specializzate. Anche il target geografico è diverso. Le fintech europee guardano ai Paesi sviluppati, mentre le cinesi si dirigono verso aree a maggior sviluppo demografico quali Malesia e India o a interi continenti, come l’Africa".
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