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3/14/2019
I mercati emergenti potrebbero scrollarsi di dosso il ruolo di Cenerentola. Alcuni elementi concorreranno a spingere l'economia di questi paesi, come ad esempio il dollaro più debole (a causa di un rallentamento dell'economia statunitense e dei tassi fermi da parte della Fed).
Non solo Stati Uniti però, secondo quanto affermato da Daniel Tubbs, head of global emerging markets equities di Mirabaud AM "all'inizio di quest'anno abbiamo assistito ad un forte rally dell’azionario emergente, con l'indice MSCI GEM che ha raggiunto quasi il 10%. A nostro avviso, i mercati emergenti hanno le giuste condizioni fondamentali per riportare buone performance quest'anno".
Inoltre, prosegue l'esperto "ci aspettiamo uno spostamento dell’attenzione dai mercati sviluppati verso i mercati emergenti, spinta da una serie di fattori. Le azioni USA stanno diventando costose dopo un decennio di performance solide e riteniamo che gli investitori siano preoccupati per la fine del mercato toro statunitense. Inoltre, il sentiment dei mercati europei sta diventando cauto a causa del crescente rischio politico in alcuni mercati periferici, come l'Italia. Parallelamente, la Brexit continua a creare incertezza. Di conseguenza, per gli investitori globali alla ricerca della diversità, riteniamo che le azioni dei mercati emergenti offrano un'opportunità interessante rispetto ai mercati sviluppati".
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