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La Fed dipende sempre più dai dati. Ecco perché

3/18/2019

Gli analisti di DWS: “La Federal Reserve prenderà le sue decisioni contemporaneamente al mercato”


“La Federal Reserve sta perseguendo un duplice mandato. Da un lato, mira a mantenere i prezzi stabili, dall'altro punta a raggiungere la piena occupazione”. Gli esperti di Dws spiegano che “entrambi gli elementi, inflazione e disoccupazione sono incorporati nel concetto di NAIRU, il ‘tasso di disoccupazione non accelerato dall’inflazione’. Quindi, il NAIRU fornisce alcuni spunti utili a comprendere il comportamento della Fed”.

Nella ‘chart of the week’ di questa settimana gli analisti esaminano “la relazione tra NAIRU e tassi di disoccupazione effettivi e tra NAUIRU e tasso di interesse di riferimento della Fed, la quale ha iniziato ad aumentare i tassi quando il tasso effettivo di disoccupazione è sceso a livelli vicini al NAIRU, cioè quando la differenza tra entrambi i tassi si è ridotta a meno di mezzo punto percentuale. La Fed si è tenuta dall’alzare i tassi fino a quando tale differenza che, almeno nel breve periodo, è guidata principalmente dalle variazioni del tasso di disoccupazione reale, ha continuato a diminuire”.

“Una volta che la disoccupazione ha toccato il fondo – proseguono gli esperti - la Fed ha terminato il suo ciclo di rialzi. E quando il tasso di disoccupazione è risalito sopra il NAIRU, la banca centrale ha iniziato a tagliare di nuovo i tassi. Anche l'esperienza dei cicli precedenti spiega bene l’attuale comportamento della Fed. Quando il tasso di disoccupazione, che è salito al 10% durante la grande recessione, nel dicembre 2015 è sceso a un livello non molto al di sopra del NAIRU, la FED ha iniziato il ciclo di rialzi. Ora è evidente che l’impulso del mercato del lavoro si sta attenuando, i decisori politici hanno manifestato che faranno una pausa e che per valutare il percorso da seguire esamineranno i dati economici e le dinamiche”.

In altre parole, “il percorso della politica della Fed dipenderà dai dati in arrivo. Questo non è così naturale come sembra. In primo luogo, solo pochi mesi fa, la preoccupazione degli investitori era che la politica monetaria della Fed potesse essere troppo predeterminata e che avrebbe spinto i mercati azionari verso il basso. E in secondo luogo, significa che la Fed prenderà le sue decisioni praticamente contemporaneamente al mercato”.


“Sottolineare la ‘dipendenza dai dati’ – concludono gli economisti di Dws - è esattamente il messaggio che ci aspettiamo dalla riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) del prossimo 19 e 20 marzo”.

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