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Azionario giapponese, quattro ragioni per essere ottimisti

4/8/2019

Ecco l'analisi della investment director di Capital Group che spiega perché guardare all''Abenomics con fiducia


Il 2018 non è certo stato un anno facile per i titoli giapponesi – maglia nera tra i mercati sviluppati dell’area Asia-Pacifico – che hanno sofferto particolarmente la volatilità, soprattutto nell’ultimo trimestre. Gli esperti di Capital Group si dicono ottimisti per quattro motivi

 

Akira Fuse, investment director spiega che molte società giapponesi sono sempre più redditizie, principalmente grazie ai cambiamenti strutturali. Questo ha infatti portato a margini operativi particolarmente alti nel 2018 – il livello più alto da decenni. Il punto di breakeven, in cui il fatturato arriva a coprire i costi, è calato significativamente, in larga parte grazie all’attività di taglio dei costi messa in atto dalle società giapponesi dalla Crisi Finanziaria Globale del 2008. I costi variabili sono diminuiti di circa il 2%, e anche i costi fissi sono calati dell’1% rispetto a 10 anni fa. Uno yen più debole dovrebbe anche essere di supporto per gli utili delle società, tanto per le società esportatrici che per quelle domestiche.

 

Le valutazioni del mercato azionario appaiono interessanti se confrontate con i valori storici e relativamente agli altri Paesi. I titoli del mercato giapponese vengono scambiati ad un multiplo prezzo/utili forward a dodici mesi pari a 12 (sulla base Tokyo Stock Price Index, o TOPIX), uno dei valori più bassi dalla Crisi Finanziaria Globale del 2008. Di contro, lo stesso dato relativo agli USA sta tornando a superare le quindici volte (in riferimento allo S&P 500).

Secondo l'esperta ci sono ottime ragioni per credere che le società giapponesi continueranno a lavorare per migliorare la redditività del proprio capitale, soprattutto visti i margini degli utili aziendali a livelli record, anche se questo è in parte controbilanciato dall’indice di rotazione delle attività più contenuto. Vi è grande pressione sulle società anche per aumentare gli utili per gli azionisti sulla base del miglioramento degli standard di governo societario.

 

Non solo, anche sul fronte della corporate governance e gli utili per gli azionisti delle società giapponesi stanno migliorando grazie anche agli effetti del Corporate Governance Code of Conduct del 2015 e del rivisto Stewardship Code of Conduct per gli investitori istituzionali.  L’adozione di politiche di governance più ragionevoli dovrebbero portare anche a migliori politiche di gestione del capitale. Ad esempio, i nuovi standard raccomandano che almeno un terzo dei membri del board sia indipendente. Le società in precedenza avevano come requisite che un minimo di tre membri fosse indipendente, ma è stato riconosciuto che per i board più grandi, ad esempio con venti o più membri, ciò non era sufficiente.

 

Anche se siamo ancora molto lontani dal target del 2% della Bank of Japan, stiamo finalmente iniziando a vedere la reflazione. In termini di tassi di disoccupazione, conclude Fuse sembra che siamo prossimi a un punto di flessione: il livello fisiologico è considerato essere intorno al 2%, non distante dall’attuale dato del 2,4%. Se questo valore dovesse calare, potremmo assistere a una crescita dei salari. In precedenza, la crescita del numero di lavoratori part-time e con salari più contenuti aveva frenato la crescita generale dei salari, ma il numero di lavoratori full-time che si presentano sul mondo del lavoro sta attualmente crescendo tanto rapidamente quanto quello dei lavoratori part-time.

 

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