Tempo di lettura: 6min

Dimissioni May, la Gran Bretagna a rischio recessione

5/24/2019 | Daniele Riosa

Per i gestori l’incertezza peserà sulle prospettive economiche e sulle attività finanziarie del Paese


La parabola politica di Theresa May è giunta al capolinea. Il non aver portato la Brexit a compimento le è stato fatale. Saker Nusseibeh, ceo di Hermes Investment Management spiega che “purtroppo, questa conclusione era inevitabile; ma non significa che ci troviamo più vicini alla fine di questa incertezza. Il quadro politico britannico è lacerato dal dibattito animato degli ultimi tre anni e l'equilibrio del potere negoziale tra Regno Unito Unione europea resta invariato. Quel che è certo è che Westminster ha una strada lunga e impegnativa per ristabilire la sua reputazione presso la maggioranza degli elettori e il paese ha chiaramente bisogno di una leadership che guarisca le sue divisioni”.

Silvia Dall’Angelo, senior economist di Hermes Investment Management, aggiunge che “la premiership della May è giunta alla fine della corsa, dopo quasi tre anni di tentativi di ricomporre un Paese profondamente diviso. In questo periodo di difficoltà è giunta ad ammettere la cruda realtà della Brexit, le sue contraddizioni e i compromessi che essa implica. Alla fine il solo consenso che è riuscita ad ottenere è stato contro l'accordo che aveva concluso con l’UE, un compromesso che non è riuscito a soddisfare né Brexiteers né Remainers”.

Guardando al futuro, “è improbabile che un nuovo leader possa condurre il Paese più vicino a una soluzione del dilemma Brexit. Innanzitutto, l'aritmetica parlamentare non cambierebbe: mentre c'è una maggioranza contro una Brexit no-deal, non c'è accordo sulla via da seguire. Il rischio è che con il prossimo leader, molto probabilmente proveniente dall'ala euroscettica intransigente del partito Tory, le tensioni istituzionali tra esecutivo e Parlamento si intensificheranno, generando potenzialmente un panorama politico ancora più frammentato e disfunzionale. La prossima fase si tradurrà probabilmente in elezioni generali anticipate, ma sono possibili altri risultati, tra cui un secondo referendum e una 'no-deal Brexit' (quest'ultimo è lo scenario di default ai sensi dell'attuale legislazione Brexit)".

“In ogni caso, è improbabile che la situazione relativa alla Brexit si risolva presto, e l'incertezza persisterà, il che continuerà a pesare sulle prospettive economiche e sulle attività finanziarie del Paese”, conclude Dall’Angelo.

Anche per Antoine Lesné, responsabile strategia e ricerca EMEA di SPDR ETFs (State Street Global Advisors),"l'incertezza permane e continua a pesare sulla sterlina. Il caos persiste e le probabilità di giungere a un accordo prima del 31 ottobre 2019 non sono aumentate. È difficile immaginare che l’articolo 50 venga cancellato e anche il possibile conseguente impatto positivo che questo avrebbe per la sterlina".

Tuttavia ci sono alcune notizie positive: "nonostante l'incertezza che grava sull'economia britannica, la disoccupazione rimane storicamente bassa, la crescita salariale è ancora positiva e l'inflazione è vicina al target della Bank of England. In mancanza di un catalizzatore migliore, gli investitori potrebbero anche indirizzarsi in maniera prudente verso le azioni del Regno Unito. Gli investitori nazionali possono beneficiare delle esposizioni internazionali e di una sterlina più debole, mentre sul fronte obbligazionario continuiamo a concentrarci sulla parte breve della curva dei Gilt per via della mancanza di chiarezza sulla direzione che prenderanno le negoziazioni sulla Brexit".

Azad Zangana, senior european economist and Strategist di Schroders, si concentra su chi sostituirà la May: "Al momento il favorito sembra essere l’ex Segretario agli Affari Esteri ed ex Sindaco di Londra Boris Johnson. In quanto sostenitore di una hard Brexit potrebbe mirare a un’uscita dall’Unione Europea senza accordo, nonostante il Parlamento abbia votato per rimuovere questa opzione. Ci potrebbe riuscire semplicemente decidendo di non rispettare la richiesta dell’Ue di continuare a seguire le regole comuni. Ciò probabilmente porterebbe a una conclusione delle relazioni tra le due a ottobre".

Se ciò dovesse accadere "ci aspettiamo un rallentamento dell'economia e una recessione verso fine anno. La Bank of England alla fine probabilmente taglierebbe i tassi di interesse, ma il deprezzamento atteso della sterlina farebbe impennare l’inflazione. Il settore delle famiglie è già sceso sotto la soglia di sicurezza in termini di tasso di risparmio, e di conseguenza è molto probabile una contrazione della domanda".

Janet Mui, global economist di Schroders, rileva che “come risultato dell’ulteriore incertezza legata alla Brexit, ci aspettiamo che l’attività economica nel Regno Unito debba affrontare nuove difficoltà. Il recente intensificarsi della turbolenza politica ha provocato un sell-off della sterlina, portandola ai minimi degli ultimi quattro mesi rispetto al dollaro. Per ora la sterlina non ha reagito significativamente dopo le dimissioni di Theresa May. Ciò significa che tale notizia era già stata prezzata. Guardando al futuro, è probabile che la valuta rimanga volatile e soggetta a rischi di ribasso in reazione alle notizie sulla Brexit”.

Mark Haefele, global chief investment officer GWM, UBS AG, dà alcune raccomandazioni agli investitori: "La sterlina - spiega l'analista - continua a essere il canale principale attraverso il quale gli investitori esprimono la loro opinione circa il processo della Brexit. Pur aspettandoci un periodo di notevole incertezza e volatilità, rimaniamo pronti a cogliere le opportunità derivanti dalla reazione del mercato alla situazione politica del Regno Unito. La sterlina è sottovalutata, soprattutto rispetto alla nostra stima della sua parità del potere di acquisto. La risposta adeguata per i singoli investitori varia a seconda della loro esposizione alla sterlina e agli strumenti finanziari britannici".

Per gli investitori globali con un’esposizione limitata al Regno Unito, l'esperto ritiene "sia giunto il momento di prepararsi ad aumentare con cautela l’esposizione alla sterlina. La valuta britannica sembra quotare a livelli convenienti, il che di per sé potrebbe indicare un’opportunità di acquisto a lungo termine. A nostro giudizio, però, è ancora troppo presto per assumere posizioni consistenti. Resta difficile prevedere come si concluderà il processo della Brexit e la volatilità è destinata a rimanere elevata".

Detto questo, "dopo le dimissioni di Theresa May siamo orientati ad acquistare sterline in caso di flessioni sotto 1.24 dollari e cominciare a chiudere le coperture non appena la situazione politica lo consentirà. Se l’ansia degli investitori facesse crollare la valuta britannica fino a 1.15, potrebbe valere la pena assumere posizioni lunghe più consistenti. Per gli investitori globali con un’esposizione esistente agli strumenti finanziari del Regno Unito, raccomandiamo di rivedere attentamente le posizioni in portafoglio in base a questa nostra analisi dei potenziali scenari". 

Infine, "per gli investitori britannici con uno spiccato orientamento al mercato nazionale, le azioni diversificate che distribuiscono dividendi potrebbero sovraperformare se la situazione politica rimanesse fluida e i listini continuassero a registrare un’elevata volatilità. A parte questo, gli investitori britannici devono affrontare sfide contrapposte. La debolezza della sterlina potrebbe favorire le large cap del Regno Unito, ma l’aumento dei premi al rischio causato dall’incertezza politica o da un marcato rafforzamento del cambio potrebbe causare una sottoperformance delle large cap del Regno Unito rispetto a quelle globali".

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?