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6/5/2019
Chi lo ha detto che per essere "green" negli investimenti sia necessario sacrificare i rendimenti? Anche in questo contesto di tassi ostinatamente bassi essere sostenibili è una scelta che può essere perseguita. E' di questo avviso David Zahn, head of european fixed income di Franklin Templeton, il quale afferma che: "Riteniamo che sia cruciale esaminare come le società presenti nei nostri portafogli affrontino questi argomenti con le loro attività. A nostro parere, le due aree di cui la gente si preoccupa maggiormente (e che sono anche quelle più facili da misurare) sono le emissioni di diossido di carbonio (CO2) e l’uso dell’acqua".
In questo campo però è tutta questione di trasparenza e, come spiega l'esperto, diventa necessario che le società siano più chiare nel condividere con gli stakeholder, compresi i titolari di azioni e obbligazioni, la loro pianificazione strategica riguardo le proprie esposizioni ESG o tra i dati utilizzati.
Anche il campo obbligazionario è coinvolto in questo tipo di startegia, tanto che secondo Zahn "il vantaggio di cui godono gli investitori obbligazionari a tale riguardo è che le società di regola emettono azioni una sola volta, mentre molte di loro devono emettere titoli di credito a cadenza regolare. Gli emittenti di obbligazioni si stanno pertanto familiarizzando con questo genere di domande poste dagli investitori. Le società si rendono conto che i titolari di obbligazioni hanno buone probabilità di investire ripetutamente e devono quindi fornire risposte alle loro preoccupazioni".
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