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Gaudenzi (Eurizon): "Gestire dinamicamente l’esposizione in azioni e individuare le più attraenti"

6/17/2019

Il gestore spiega come funziona l’Eurizon Fund - Azioni Strategia Flessibile, sottolineando inoltre l'importanza della finanza comportamentale


“La nostra strategia si fonda su un fenomeno noto in letteratura ovvero la convergenza di prezzi e fondamentali nel medio e lungo periodo, questo driver di rendimento viene utilizzato sia per gestire dinamicamente l’esposizione in azioni sia per individuare le azioni di volta in volta più attraenti per l’investimento. L’obiettivo è quello di consegnare un rendimento in linea con il rendimento medio storico delle azioni dei Paesi occidentali sviluppati, limitando la volatilità che l’investitore deve sopportare” così Corrado Gaudenzi (nella foto) head of long term sustainable strategies Eurizon, spiega la sua strategia di investimento.  

 

Gaudenzi introduce inoltre la finanza comportamentale, teoria di Richard Thaler premio Nobel per l’economia nel 2017, “che ha avuto il grande merito di aver messo in evidenza quali sono gli aspetti peculiari della mente umana che non è fatta e non si è evoluta per compiere scelte razionali. Affrontare temi come l’investimento dei propri risparmi coinvolge la sfera emotiva e altri istinti che possono portare a fare scelte subottimali rispetto ai propri obiettivi”. E prosegue spiegando che “avere individuato questi limiti ci ha consentito di progettare delle soluzioni di investimento che facilitano il raggiungimento dei propri obiettivi per l’investitore.

 

L’Eurizon Fund - Azioni Strategia Flessibile “è un prodotto che investe tra il 50% e il 100% in azioni, con un portafoglio ampiamente diversificato tra Europa e Stati Uniti. Adottiamo un approccio flessibile contrarian che prevede un’esposizione contenuta quando le valutazioni sono care in prospettiva storica, così da ridurre le perdite durante le fasi negative del mercato, e un incremento dell’investimento dopo importanti correzioni dei prezzi, quando le valutazioni sono più attraenti e il rendimento atteso è maggiore”.

 

Per adottare con successo la nostra strategia, prosegue Gaudenzi “l’orizzonte temporale ideale è di 7 anni, ossia il tempo necessario per recuperare il potere di acquisto che abbiamo riscontrato nei casi peggiori nella storia degli ultimi 150 anni dei mercati azionari; si tratta però di casi limite, nella storia degli ultimi decenni dei mercati azionari, con questa strategia non è mai stato necessario attendere un periodo così lungo.

Attualmente il gestore di Eurizon vede nel mercato opportunità ma anche rischi. “I principali rischi sono legati al fatto che i prezzi attualmente rappresentano un multiplo molto elevato dei profitti sostenibili di medio periodo delle aziende quotate, soprattutto negli Stati Uniti, e questo rende la stima del rendimento poco attraente. Nella fase attuale il livello di esposizione in azioni del portafoglio è vicino al minimo del 50%, proprio perché le valutazioni appaiono estremamente care. Se, nel breve dovessero proseguire le spinte positive dettate anche dalle azioni delle Banche centrali, il nostro portafoglio beneficerà comunque di un apprezzamento del 50%. Viceversa se il ciclo economico si confermerà alla fine e i mercati scenderanno, noi potremmo cogliere l’opportunità di aumentare l’esposizione a prezzi più attraenti”.

 

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