Tempo di lettura: 2min

Engagement, c'è bisogno di un approccio locale

6/18/2019

E' questa l'idea di Hamish Galpin, director, head of small & mid cap, di Hermes IM, che fa una distinzione tra i diversi paesi


La coscienza sociale si sta trasformando in una necessità anche se questa risponde a diverse dinamiche da paese a paese. 

"Negli Stati Uniti, ad esempio, sono i temi legati alla sfera della politica, alla scarsità di manodopera e al sentiment dei consumatori che sembrano dare maggiore enfasi a queste pratiche. In altri mercati, è l’aspetto della regolamentazione a imprimere uno spunto più deciso. Inoltre, temi globali come i cambiamenti demografici e le implicazioni attuali e potenziali del cambiamento climatico stanno attirando l'attenzione dei manager delle società, dal Brasile al Giappone fino alla Svezia" è di questo avviso Hamish Galpin, director, head of small & mid cap, presso Hermes Investment Management.

 

Certo è che la differenza si concretizza anche nei settori. Ne esistono alcuni più esposti e sensibili ai rischi ESG o i cui prodotti hanno di per sé un impatto positivo si sono dimostrati, senza sorpresa, i più ricettivi o consapevoli, ad esempio, petrolio e gas, servizi finanziari, utilities e aziende sanitarie. Al contrario, i segmenti legati al settore tecnologico o parte di una catena di valore industriale sono spesso in una fase più embroniale.

 

Per queste ragioni Hermes adotta un approccio localizzato, sfruttando la profonda esperienza di Hermes EOS, il team dedicato a stewardship ed engament. "In questo modo possiamo personalizzare il nostro approccio in modo appropriato con aziende di diversi Paesi e settori. I consigli di amministrazione e il management delle società hanno finora accolto con favore la nostra capacità di condividere le migliori pratiche che abbiamo osservato altrove, creando circoli virtuosi per stabilire relazioni in grado di generare vantaggi reciproci" spiega l'esperto.

 

Guardando agli Stati Uniti "la maggior parte delle aziende statunitensi all’interno del nostro portafoglio si è mostrata estremamente disponibile sul fronte degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. La risposta positiva delle aziende americane è in linea con la nostra ipotesi secondo cui, mentre tali aziende sono spesso in ritardo rispetto agli omologhi internazionali nel loro impegno pubblico a favore della sostenibilità, il tema sta rapidamente guadagnando terreno" prosegue Galpin.

 

In Europa invece, secondo l'esperto di Hermes IM "abbiamo avviato un dialogo produttivo con alcune società quotate e speriamo di avere risultati positivi nel prossimo futuro. Finora abbiamo assistito a progressi con nomi come Green REIT. La società irlandese attiva nel settore immobiliare ha abbracciato il nostro programma di andare oltre l'uso efficiente delle risorse naturali per generare maggiori impatti positivi attraverso i propri rapporti di subappalto e di gestione degli edifici".

 

Infine in Asia "siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla disponibilità delle aziende ad avviare un dialogo costruttivo. Un'azienda che ha fatto progressi concreti incoraggianti è Techtronic. Questa società altamente innovativa, quotata a Hong Kong, ha riconosciuto la necessità di incrementare la due diligence attraverso la propria filiera. Techtronic ha prestato particolare attenzione ai suoi fornitori di cobalto (utilizzato nella produzione di batterie agli ioni di litio)" conclude Galpin. 

 

 

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?