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Emergenti, le cinque D che fanno la differenza. L'analisi

7/12/2019 | Daniele Riosa

Syzdykov di Amundi si sofferma sulle attuali dinamiche in grado di influenzare le opportunità di investimento nei prossimi mesi in quest’area


“Tra gli aspetti chiave da considerare riguardo alle idee d’investimento nei Mercati Emergenti c’è il fatto che la valutazione della dinamica del debito svolge un ruolo centrale sia a livello Paese, sia a livello societario, soprattutto per quanto riguarda le obbligazioni. La dinamica complessiva del debito nei Mercati Emergenti sembra essere sotto controllo: dopo anni di aumenti apprezzabili, il 2018 è stato l’anno in cui il debito è cresciuto più lentamente dal 2001, con livelli complessivi del rapporto debito/PIL nel 2018 pari al 212% nei Mercati Emergenti rispetto al 390% nei Mercati Sviluppati”. Yerlan Syzdykov, head of emerging markets di Amundi, analizza le attuali dinamiche all’interno dei Mercati emergenti in grado di influenzare le opportunità di investimento nei prossimi mesi.

“La situazione – argomenta l’esperto - è però profondamente diversa nelle varie economie dei Mercati Emergenti. Un’analisi approfondita della sostenibilità del debito è fondamentale quando si investe nei titoli di Stato, dato che le spese crescenti legate al debito pubblico possono incidere negativamente sulla crescita potenziale di un Paese a causa della riduzione di fondi a disposizione di investimenti più produttivi da un punto di vista economico, con ulteriori ripercussioni negative sulla traiettoria del debito in una fase di rallentamento dell’economia mondiale”.


Dinamismo

“La capacità dei Paesi e delle imprese nell’adattarsi in modo dinamico a un contesto di mercato in evoluzione è cruciale per il loro successo in un mondo in cui le crescenti tensioni geopolitiche e i cambiamenti delle normative possono spesso ridisegnare i perimetri entro i quali si fa impresa. Il dinamismo delle economie dei Mercati Emergenti si è riflesso anche nei benchmark, interessati da profondi cambiamenti in termini di allocazione settoriale; l’informatica e i servizi per le comunicazioni sono stati i settori che sono cresciuti più in fretta negli ultimi dieci anni, mentre l’energia e i materiali sono quelli che si sono ridotti maggiormente”.

Atteggiamento diplomatico

“In un mondo finanziario globalizzato, ma con un ordine geopolitico più polarizzato in cui imperversano dispute commerciali, sanzioni e contro-sanzioni, la diplomazia rivestirà un ruolo ancora più importante che in passato. Stiamo passando rapidamente da un mondo monopolare a un mondo multipolare e, a livello geografico, l’allineamento con i nuovi “blocchi” svolgerà un ruolo crescente nello sviluppo di un Paese. Naturalmente il “consenso di Washington” e le regole imposte dal FMI ai diversi Paesi continuano a rappresentare delle ancore importanti, tuttavia le rivalità geopolitiche si stanno aggiungendo sulla scacchiera mondiale come fattori di forte impatto finora ignorati dagli investitori. Questa situazione causa sfortunatamente un indebolimento delle istituzioni, pertanto le questioni di governance diventano spesso cruciali per gli investitori (ad esempio indipendenza delle banche centrali o miglioramento dell’efficacia della corporate governance)”.

 Dipendenza dai capitali stranieri

 “Questa rimane una delle obiezioni più importanti riguardo agli investimenti nei Paesi Emergenti nei periodi di turbolenza. Infatti la dipendenza dal capitale straniero è uno dei nostri fattori di valutazione della vulnerabilità esterna di un Paese. Dal punto di vista dei titoli sovrani, l’elevata dipendenza dal debito esterno in valuta forte rappresenta una debolezza perché in tempi di crisi espone un Paese ai forti deflussi degli investitori stranieri. Questa dipendenza crea un legame fortissimo tra i cicli monetari dei Paesi Sviluppati che prestano denaro e le politiche monetarie dei Paesi Emergenti, rendendo inevitabile un’analisi combinata. Il livello complessivo di dipendenza dai capitali stranieri è migliorato negli ultimi anni perché c’è stato un rallentamento della crescita del debito esterno dei Mercati Emergenti. Tuttavia, le obbligazioni emergenti rimangono particolarmente sensibili alla dinamica del dollaro USA e alla politica della Fed”.

Domanda interna

"L’espansione della classe media, soprattutto in Cina e in India, trainerà i consumi e la crescita. Entro il 2030, due terzi della classe media mondiale in termini di popolazione sarà in Asia. Questo trend dovrebbe rivelarsi positivo soprattutto per le imprese e per i Paesi che puntano a sfruttare le prospettive dell’economia interna e a essere quindi meno esposti alla dinamica della deglobalizzazione causata dall’aumento dei conflitti commerciali”, conclude Syzdykov.

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