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Emergenti, l’importanza degli utili aziendali rispetto ai tassi

7/25/2019

Per gli esperti di Raiffeisen Capital Management "nei prossimi mesi gli indicatori sono ancora orientati al ribasso"


“La ripresa dei mercati a giugno è stata trainata soprattutto dalle banche centrali degli USA e della zona euro che hanno promesso nuovi stimoli di politica monetaria”. Il team di esperti di Raiffeisen Capital Raiffeisen Capital Management Mercati Emergenti, sottolinea come “dati congiunturali negativi diventano quindi, per ora, di nuovo ‘buone’ notizie per i mercati azionari e obbligazionari, perché rendono più probabili i tagli dei tassi d’interesse".

Tuttavia, "se i mercati azionari dovessero avere l'impressione che la congiuntura e gli utili aziendali si indeboliscono nonostante i tagli dei tassi d’interesse, è poco probabile che questa costellazione continuerà a persistere. Mentre è prevedibile che le speculazioni sui tagli dei tassi d'interesse continueranno inizialmente a sostenere i corsi delle azioni nelle prossime settimane, da fine estate e dall’autunno in poi sarà sempre più importante che si verifichi effettivamente quella svolta globale dell'economia prevista da tutti. Si prefigurano pertanto oscillazioni dei corsi e cambiamenti del sentiment, anche senza la guerra commerciale e il conflitto iraniano, che non si sono per niente dissolti”. 

Gli esperti spiegano che “i tagli dei tassi d'interesse negli USA e un dollaro potenzialmente più debole, sono in linea di principio positivi per i mercati azionari e obbligazionari dei Paesi emergenti, ma ciò che in ultima analisi è più importante è l’andamento degli utili aziendali. A questo proposito, nei prossimi mesi gli indicatori sono ancora orientati al ribasso. Resta da vedere se il focus degli operatori di mercato sui tagli dei tassi d’interesse e sulla prevista ripresa economica globale nella seconda metà dell'anno sarà sufficiente a far passare il tempo fino al momento in cui gli utili aziendali saranno più alti (e, naturalmente, se tale miglioramento degli utili si verificherà o meno)”.

“Non va inoltre sottovalutato che l'arsenale della banca centrale USA per stimolare l'economia è molto più modesto che in passato, per non parlare della BCE e della Banca del Giappone”, concludono gli esperti di Raiffeisen Capital Management.

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