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T. Rowe Price: cautela parola chiave di oggi

7/29/2019 | Marcella Persola

E' questo l'atteggiamento premiante secondo Ken Orchard, gestore obbligazionario, T. Rowe Price che in una sua recente nota che scrive come l'ipotesi di recessione è diventata preoccupante


L'atteggiamento premiante in questa fase è la cautela. Ne è convinto Ken Orchard, gestore obbligazionario, T. Rowe Price che in una sua recente nota scrive: "L'ipotesi di una recessione è diventata più preoccupante. La situazione è tutt'altro che chiara ed è ancora possibile che i mercati ritrovino la stabilità e che il ciclo economico si allunghi ulteriormente, ma quello che ho visto mi ha convinto ad assumere un posizionamento più difensivo nei miei portafogli. Penso che sia sempre meglio agire rapidamente piuttosto che aspettare fino a quando i prezzi degli asset abbiano già iniziato a muoversi".

 

Per l'esperto uno dei motivi che giustifica la cautela è la sensazione che tutte le potenziali notizie positive siano già state scontate: "sappiamo che la Federal Reserve statunitense e altre banche centrali taglieranno i tassi, ci sono nuove speranze di un accordo fra USA e Cina e il Governo cinese ha già adottato misure di stimolo economico per compensare la minaccia di sanzioni. Realisticamente parlando, quali altre sorprese positive possiamo aspettarci?" continua l'esperto di TRowe Price. 

 

Intanto, si rilevano segnali di allarme dai dati statunitensi. Tra i quali per l'esperto il più preoccupante è il fatto che i Treasury USA sono rimbalzati mentre la curva dei rendimenti resta invertita. "I future sui Fed fund e sull'eurodollaro adesso scontano in media tagli dei tassi per 100 pb nei prossimi 12 mesi. La Fed abbasserà il costo del denaro di 100 pb solo in caso di recessione, pertanto possiamo dire che i mercati dei tassi di interesse considerano molto probabile un'evoluzione in tal senso. Visto il livello attuale del mercato azionario, vale la pena di chiedervi da che parte state: con i Treasury o con le azioni?" si chiede Orchard e nella sua risposta non ci sono dubbi:  "Io sto con i Treasury, che di solito ci vedono giusto in un ciclo maturo. Nel complesso, il contesto attuale mi sembra molto simile alle fasi iniziali delle recessioni del 2001 e del 2007. Non vedo motivo di tergiversare, rischiando di farsi cogliere di sorpresa da un adeguamento di prezzo rapido, quindi ho già adottato un posizionamento più difensivo nei miei portafogli". " In pratica, questo ha comportato un'estensione della duration tramite Treasury e altri titoli sovrani di alta qualità, ma anche l'adozione di un sottopeso sul credito e la combinazione dell'esposizione creditizia con alcune posizioni in titoli altamente convincenti. La componente high yield, anche se non azzerata, è stata portata a un livello che a nostro giudizio non dovrebbe creare problemi se la situazione dovesse deteriorarsi" conclude l'esperto. 

 

 

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