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Oro, se i rischi geopolitici fanno salire il prezzo

8/20/2019

L'analisi di WisdomTree indica che le tensioni commerciali e politiche non sono destinate a risolversi nel breve periodo e il prezzo del metallo potrebbe schizzare a 1800 dollari l'oncia


Sono bastati due mesi per far guadagnare all'oro il 14%. A questi rialzi sono seguiti il calo dei rendimenti dei Treasury e l'aumento della domanda degli asset considerati "sicuri". 

 

"Secondo le nostre nuove previsioni per lo scenario di base, i prezzi dell’oro saliranno a 1,550USD l’oncia nel 2° trimestre del 2020, in aumento rispetto ai 1.500USD l’oncia di metà agosto 2019. Questa previsione si fonda sui rendimenti dei Treasury decennali e sul paniere del dollaro USA che al momento si mantengono rispettivamente a circa l’1,65% e a 97. Ci aspettiamo che l’inflazione si aggiri attorno all’1,8%. Anche se non pensiamo che all’orizzonte si stiano profilando pressioni negative sui prezzi nell’immediato, un aumento dell’inflazione, anche minimo, non sarebbe coerente con i tagli ai tassi della Fed. Attualmente, il posizionamento speculativo nel mercato dei future sull’oro è molto alto: 346mila contratti netti long, secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission (CFTC), una cifra vicinissima al picco storico registrato nel luglio del 2016. Il sentiment dei mercati nei confronti dell’oro è cambiato molto rapidamente in un breve lasso temporale – basti pensare che nel novembre del 2018 il posizionamento speculativo era netto corto. Le nostre previsioni per lo scenario di base contemplano un calo dei contratti netti lunghi su una cifra più modesta, 120mila, poiché il posizionamento non è mai rimasto così alto e così a lungo come oggi" spiega Nitesh Shah, director – research, WisdomTree.

Con uno scenario di base conservativo, l'esperto indica la riduzione delle posizioni speculative avvicinandole alla media di lungo periodo ma se dovessero restare elevate come oggi fino al 2° trimestre del 2020, il modello di WisdomTree indica un avvicinamento dei prezzi dell’oro ai 1.815USD l’oncia.

E' probabile che questo tipo di tensioni commerciali e finanziarie non vengano risolte nel breve periodo. "Ad esempio, le discussioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina si protraggono – senza successo – da oltre due anni, poiché le aspettative delle parti coinvolte appaiono quanto mai distanti. Non è chiaro quale elemento catalizzatore sarà in grado di avvicinare le parti. Anche la Brexit sembra un problema irrisolvibile poiché i termini dell’accordo negoziato dal precedente Primo ministro sono inaccettabili per l’attuale governo, mentre l’Unione europea non è disposta a contrattare sui principali ostacoli. Con l’Iran politicamente isolato, le possibilità che il Paese continui a rappresentare una minaccia militare sembrano più alte rispetto all’eventualità di una sua capitolazione alle richieste degli Stati Uniti" conclude Shah.

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