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Oro in rialzo, i tassi fanno la loro parte

8/28/2019

Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina sono destinate a proseguire nel corso dei prossimi mesi così come l'aumento del metallo prezioso. L'analisi UBP


I prezzi dell'oro durante questa estate, da giugno, sono aumentati del 15%. "Pensiamo che l'aumento del prezzo dell'oro continuerà e che l'oro potrebbe raggiungere livelli di circa 1600 dollari per oncia entro dicembre.  Il prezzo dell’oro è soggetto a rischi al rialzo. La prospettiva di tagli dei tassi di deposito da parte della BCE significa che i costi di stoccaggio dell'oro fisico sono ora più economici rispetto al deposito di liquidità presso la BCE. Questo suggerisce che gli investitori al dettaglio guarderanno sempre più all'oro come mezzo per evitare tassi di deposito negativi. La prospettiva che le banche commerciali applichino ai loro clienti tassi passivi negativi è un forte incentivo all'aumento del prezzo dell'oro" commenta Peter Kinsella, global head of forex strategy di Union Bancaire Privée.

 

Anche la crescente probabilità di ulteriori tagli dei tassi da parte della Federal Reserve statunitense è una buona notizia per il prezzo dell'oro. Infatti, spiega l'esperto che "Il prezzo del metallo giallo è inversamente correlato all’andamento dei tassi di interesse reali statunitensi e la prospettiva di tassi di interesse reali statunitensi significativamente più bassi è quindi un vantaggio per il prezzo dell'oro. Se la Fed è costretta a riavviare il programma di quantitative easing (eventualità che non rientra nel nostro scenario base), i prezzi dell'oro aumenteranno in modo considerevole. Inoltre, la recente sottoperformance del mercato azionario sosterrà i prezzi dell'oro mentre gli investitori rivalutano il panorama degli investimenti".

Le banche centrali diventeranno probabilmente un driver chiave per l'oro. "La Cina e la Russia detengono rispettivamente il 3% e il 19% delle loro riserve totali in oro e prevediamo che entrambe le banche centrali continueranno ad aumentare le loro allocazioni in oro. Anche altre banche centrali “regionali” faranno lo stesso. A luglio è scaduto l'accordo Central Bank Gold agreement (un accordo che ha coordinato la vendita e l’acquisto di oro da parte delle varie banche centrali in Europa). In effetti, ciò significa che le banche centrali non sono più tenute a considerare la dinamica dei prezzi dell'oro a livello di domanda e offerta e sono libere di acquistare oro autonomamente, qualora lo desiderassero" conclude Kinsella.

 

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