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Mercati, aspettando settembre

8/30/2019

Tra Banche centrali, dazi commerciali e crescita più debole ci si avvia verso l'ultimo trimestre dell'anno. Ecco le previsioni di GAM


Un agosto denso di notizie. "La raccolta sul mercato obbligazionario continua ad essere corposa, ormai i titoli di Stato con tassi negativi superano i 15mila miliardi di euro e in Danimarca alcune banche hanno addirittura iniziato ad offrire ai propri clienti mutui a tasso fisso negativo. In questo mondo che funziona al contrario, dove chi si indebita non solo non paga, ma addirittura riceve dei soldi dal creditore, diventa difficile offrire un ritorno positivo al risparmiatore, a meno che non si pensi che i tassi di interesse da negativi diventeranno sempre più negativi, in un gioco all’infinito. Ad un certo punto la tendenza si invertirà ed allora gli effetti sugli investitori che spesso non accettano perdite sulla componente governativa, saranno potenzialmente devastanti" così commenta l'avvicinarsi dell'ultima parte dell'anno il team multi asset di Milano di GAM (Italia) SGR.

 

Le Banche centrali rimangono l'ago di una bilancia sempre più "delicata". 

"La scelta può essere declinata in diverse forme, oltre a quella tradizionale plain vanilla su titoli Investment Grade e High Yield, anche attraverso i bond convertibili per sfruttare l’opzionalità azionaria e con le strategie non direzionali che aiutano a contenere la volatilità di portafoglio. Nell’attuale contesto di mercato, mantenere un approccio difensivo investendo sul mercato monetario risulta particolarmente penalizzante" prosegue il team.

 

Quale può essere dunque la strategia vincente per gli investitori in questo contesto? Gli esperti di GAM concludono spiegando che: "La scelta dei metalli preziosi acquista una doppia valenza: in quanto bene rifugio svolge una funzione di protezione dai rischi geopolitici, ma diventa addirittura un’alternativa al parcheggio di breve termine che offre rendimenti negativi. Il mercato azionario, infine, sostenuto in questa fase più da aspettative di manovre monetarie espansive che dà crescita degli utili, risulta ancora attraente se confrontato con i rendimenti obbligazionari, e con valutazioni in linea con la media storica. Lo scenario rimane tuttavia fragile per l’instabilità di fondo generata dalle continue tensioni geopolitiche"

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