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Petrolio, rischio tensioni geopolitiche dallo choc dei prezzi

9/16/2019 | Daniele Riosa

Shah (WisdomTree): “Gli attacchi dei droni alle strutture saudite Aramco da parte dei ribelli Houthi hanno fatto salire i prezzi del greggio”


“Gli attacchi dei droni alle strutture saudite Aramco da parte dei ribelli Houthi durante il fine settimana, hanno fatto salire i prezzi del petrolio”. Proprio questi ultimi, come spiega Nitesh Shah, direttore research di WisdomTree, “avevano registrato una tendenza al ribasso negli ultimi tre mesi, ma c'è stato un brusco cambiamento a partire da questa mattina, quando i prezzi sono saliti di oltre il 20%, prima di ridurre, al momento, i guadagni iniziali al 10%”.

“Le prime stime del danno – rileva l’esperto - indicano una sospensione di 5,7 milioni di barili di petrolio, che rappresenta più della metà della produzione dell'Arabia Saudita, quasi il 5% dell'offerta globale. Il ministro dell'energia saudita, il Principe Abdulaziz bin Salman ha inoltre dichiarato che il 50% della produzione di gas è fuoriuscito a causa dell'attacco. Il colpo subito dal volume di produzione è elevato. Ma le implicazioni politiche sono ancora più grandi”.

Questo perché “i ribelli Houthi nello Yemen sono sostenuti dall'Iran. La guerra tra Arabia Saudita e Yemen (Houthi), in atto dal 2015, è comunemente considerata come una guerra per procura tra Arabia Saudita e Iran. Che potrebbe trasformarsi in una guerra aperta con l'Iran. Teheran aveva dissotterrato l’ascia di guerra attaccando le navi che si muovevano all'interno e intorno allo Stretto di Hormuz (il più importante snodo di transito del petrolio del mondo) nei mesi di maggio e giugno 2019”.

“La relativa assenza di notizie dai titoli dei giornali – prosegue l’analista - aveva indotto il mercato a credere che ci fosse una diminuzione dei rischi nella Regione. Solo la scorsa settimana il prezzo del petrolio è sceso di oltre il 2% in un solo giorno, quando il presidente Trump ha licenziato il suo consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton, considerato da molti come un falco anti-iraniano. Ovviamente gli eventi degli ultimi giorni hanno bloccato bruscamente il processo di attenuazione delle tensioni”.

“Crediamo che il premio legato al contesto geopolitico aumenterà relativamente al petrolio man mano che cresce di giorno in giorno il rischio di intervento militare nella regione”, conclude Shah.

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