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Mercati emergenti, i quattro pilastri del debito

11/29/2019 | Daniele Riosa

Diment di Aberdeen Standard Investments: “Obbligazioni sovrane in dollari USA, societarie, di frontiera e sovrane in valuta locale, rappresentano circa un quarto dell'universo dei bond”


“Meno di tre decenni fa, chi desiderava investire nel debito dei mercati emergenti aveva a diposizione un gruppo limitato di obbligazioni in dollari USA, per lo più provenienti dai paesi dell'America Latina. Oggi, spiega Brett Diment, head of global emerging market debt di Aberdeen Standard Investments, “i quattro pilastri che compongono questa asset class, ossia obbligazioni sovrane in dollari USA, obbligazioni societarie, obbligazioni di frontiera e obbligazioni sovrane in valuta locale, rappresentano circa un quarto dell'universo obbligazionario globale. Tuttavia, la maggior parte degli asset allocator globali continua a investire poco nel debito dei mercati emergenti e principalmente sul debito sovrano in dollari USA”.

Quali sono le misure pratiche per trarre il massimo vantaggio da questa asset class? “Oggi le emissioni maggiori e più liquide dei mercati emergenti sono emesse in valuta locale. Si tratta di obbligazioni con un rischio di default trascurabile, ma chi vi investe si espone alla volatilità delle valute dei mercati emergenti. Il rendimento di queste obbligazioni può essere meno sensibile ai flussi di capitali globali, con l’aumento del potenziale di diversificazione. Ma è necessario comprendere il regime dei tassi di cambio per valutare l'indipendenza della politica monetaria. Per ridurre il potenziale rischio di cambio, è possibile finanziare gli acquisti di obbligazioni in valuta locale utilizzando un paniere di valute anziché la valuta di base”.

“Gli investitori – rileva Diment - dovrebbero scegliere un paniere di valute che si muovano in tandem con quelle delle economie emergenti. Un simile paniere potrebbe includere l'euro, la sterlina e il dollaro australiano, che similmente alle valute emergenti si svalutano nei confronti del dollaro statunitense e dello yen - durante le crisi. Tra i paesi di frontiera vi sono alcune delle economie in più rapida crescita. Alcuni di essi stanno adottando le riforme politiche, economiche e di mercato necessarie a promuovere la crescita. Questo consente a molti paesi di emettere per la prima volta obbligazioni in dollari USA. Tali emissioni possono essere supportate dall'FMI o dalla Banca mondiale. Il coinvolgimento di queste istituzioni globali offre agli investitori una certa sicurezza circa la messa in atto di politiche adeguate”.

Tuttavia, “le istituzioni locali sono meno sviluppate rispetto ai mercati più maturi e la qualità dei dati è meno affidabile. Gli investitori devono quindi impegnarsi con le autorità locali per migliorare la consapevolezza dei rischi. L'universo delle obbligazioni societarie dei mercati emergenti è meno coperto dagli analisti rispetto ai titoli di Stato o alle azioni del proprio Paese”.

“Questo crea l'opportunità di generare alfa attraverso una selezione bottom-up dei titoli. È possibile trovare aziende con bilanci solidi e bassa leva finanziaria, che offrono rendimenti interessanti”, conclude l’esperto Aberdeen Standard Investments.

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