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BoE, aumenta la possibilità di un taglio dei tassi

1/29/2020 | Redazione Advisor

Di seguito le previsioni dei gestori sulle decisioni che il 30 gennaio prenderà la Banca d'Inghilterra


“Con gli indicatori macroeconomici che evidenziano la mancanza di chiari segnali di miglioramento e dato il calo significativo e generale dell'inflazione, riteniamo che un cambio dei tassi il 30 gennaio da parte della Banca d'Inghilterra sia diventato (molto) più probabile ed è ora il nostro scenario di base”. Questa è la previsione di Gero Jung, chief economist di Mirabaud AM. 

“Soffermandosi sui dati economici – prosegue l’economista - possiamo notare che mentre il PIL aggregato si stima sia diminuito nel mese di novembre - suggerendo che la crescita del quarto trimestre sia stata pari a zero, nella migliore delle ipotesi - le vendite al dettaglio sono diminuite ancora una volta a dicembre, in calo del 3,7% (su base annua) nell'ultimo trimestre. Il membro del Comitato di politica monetaria Vlieghe ha sottolineato l'importanza della domanda interna per le decisioni di politica monetaria - quindi la continua debolezza delle vendite al dettaglio è in linea con una politica monetaria maggiormente accomodante. Nel frattempo, l’indice dei prezzi al consumo è sceso solamente a 1,3% a/a, leggermente al di sotto della previsione interna della BoE dell'1,4%”.

“Prendiamo atto della recente comunicazione dai membri della Banca d'Inghilterra in merito alla debole crescita e alle preoccupazioni per l'inflazione. Gli ultimi dati sono chiaramente in linea con l’ipotesi di un taglio dei tassi bancari alla fine del mese”, conclude Jung.

Peter Kinsella, global head of Forex Strategy di Union Bancaire Privée (UBP) spiega che “la mancanza di commenti contrari da parte dei membri del Comitato suggerisce che un allentamento della politica monetaria è ora una possibilità. Gli Overnight Index Swap hanno prezzato con una probabilità del 60% una riduzione dei tassi di 25 punti base entro marzo il che suggerisce che il prossimo Rapporto sull'Inflazione del 30 gennaio probabilmente presenterà una reale possibilità di cambiamento della politica monetaria della BoE. Secondo il consenso, la BoE avrebbe aspettato che l'economia rallentasse materialmente prima di aggiungere qualsiasi stimolo, ma il Comitato di politica monetaria probabilmente ritiene che se il governo del Regno Unito fornirà comunque uno stimolo fiscale, allora qualche ulteriore stimolo di politica monetaria non sarà un danno nel breve periodo In questo scenario riteniamo comunque che il catalizzatore per ulteriori rialzi della sterlina rispetto al dollaro sarà la debolezza dell'USD anziché l'apprezzamento della GBP”.

Kinsella chiosa spiegando che “se la BoE taglierà i tassi nei prossimi mesi e indicherà potenziali misure di stimolo future (QE), è improbabile che gli investitori aggiungeranno posizioni lunghe in GBP. Di conseguenza, un ulteriore rialzo della coppia GBP/USD dipenderà dagli sviluppi idiosincratici dell'USD”.

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