Tempo di lettura: 3min

Gestore della settimana: "2019 anno eccezionale per M&A"

3/2/2020

"Alla fine dell’anno sono stati annunciati 241 accordi in Europa e negli Stati Uniti, per un totale di circa 1400 miliardi di dollari e il 2020 vedrà il prolungarsi di questo trend in quanto le condizioni rimangono favorevoli" spiega Fabienne Cretin di CANDRIAM


"Negli ultimi cinque anni hanno avuto luogo numerose operazioni di M&A, che hanno generato valore in maniera significativa. Dal 2014 a oggi sui mercati europeo e americano ci sono state circa 1300 operazioni, incluse acquisizioni di tutte le dimensioni, per un totale di oltre 7700 miliardi di dollari. Il 2019 non è stata un’eccezione, come dimostrato dal fatto che alla fine dell’anno sono stati annunciati 241 accordi in Europa e negli Stati Uniti, per un totale di circa 1400 miliardi di dollari e il 2020 vedrà il prolungarsi di questo trend in quanto le condizioni rimangono favorevoli" è questa l'opinione di Fabienne Cretin, Head of Risk Arbitrage di CANDRIAM, il nostro Gestore della Settimana.

 

I tassi bassi danno una spinta a questo tipo di operazioni (acquisizioni e vendite), gli investitori per questo rimangono positivi?

Le cause di possibili tensioni non sono diminuite e continuano ad alimentare l’incertezza ma i principali indicatori sull’M&A restano positivi. Il contesto economico e di mercato si mostra ancora in crescita, con il costo del denaro ancora estremamente economico per finanziare operazioni e con una volatilità ancora bassa. Nonostante la proporzione dei deal finanziari (LBO, MBO e private equity) sia aumentata considerevolmente nella seconda metà dell’anno, il peso rimane comunque ben al di sotto delle transazioni industriali. Va sottolineato che il numero di leveraged buyout era crollato nel 2007, quando le linee di credito disponibili sul mercato interbancario si erano improvvisamente prosciugate.

 

Candriam risk arbitrage: come opera il fondo e qual è la strategia di base? 

In sostanza, non investiamo in aziende, ma piuttosto in una specifica transazione che lega tra loro le aziende. Seguiamo un rigoroso processo di selezione quantitativa e qualitativa, concentrandoci sui deal annunciati ufficialmente in tutto il mondo. Adottiamo una politica di investimento prudente e, in media, investiamo solo nella metà del numero di operazioni annunciate, basando la nostra selezione sul rischio-rendimento associato. Diamo molta importanza alla diversificazione del nostro portafoglio e alla gestione del rischio di drawdown nel caso in cui un'operazione fallisca

Con oltre 14 anni di esperienza nella gestione di portafogli, abbiamo accumulato una vasta expertise nell'attuazione di questa strategia. La chiave del suo successo risiede in un rigoroso processo d'investimento caratterizzato da: una duplice analisi qualitativa e quantitativa di ogni operazione; una selezione conservativa delle operazioni; un portafoglio altamente diversificato in termini di aree geografiche, settori e persino tipi di operazioni; una gestione accurata del rischio di ribasso in caso di fallimento di un'operazione. Abbiamo inoltre creato un database che copre le operazioni annunciate negli Stati Uniti e in Europa a partire dal 1998 che contiene più di 5.000 operazioni. Questo database proprietario (chiamato "MAGMA") ci permette di analizzare i fattori di fallimento e di rischio associati alle fusioni e alle acquisizioni per un lungo periodo. In definitiva, il tasso medio di fallimento delle operazioni in portafoglio è la metà della media del mercato.

 

Se i titoli implicati in queste operazioni sono parzialmente “decorrelati” dal mercato e tra di loro, la selezione per voi risulta più difficile? Può spiegarci come avviene?

La decorrelazione è il risultato dell'accordo che lega l'acquirente e il target ed è questa la ragione principale per cui il fondo è investito solo in M&A ufficialmente annunciate. Il target price delle azioni non reagisce più ai mercati, ma all'adempimento delle condizioni dell'accordo di fusione. Quando si seleziona un'operazione, il team valuta la forza dell'accordo e ne tiene conto al momento dell’investimento in un'operazione.

 

Quali rischi potenziali vedete all’orizzonte? Quanto risulta volatile un vostro portafoglio?

Il fondo Candriam Risk Arbitrage è un prodotto a bassa volatilità: a fine anno la volatilità settimanale annualizzata era dello 0,6%. Non percepiamo ragioni a breve termine che possano portare a un cambiamento di tendenza in termini di attività di M&A. Rimaniamo comunque vigili sulle potenziali tensioni sul mercato del credito che potrebbero portare a emissioni per il finanziamento di LBO. Anche le tensioni geopolitiche e le guerre commerciali potrebbero portare ad accordi più lunghi e complessi del solito.

 

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?