Tempo di lettura: 2min

Azionario Usa, un raggio di luce nel bear market

3/26/2020

L’economia statunitense è in brusca frenata, ma secondo Vanguard potremmo assistere alla recessione più breve della storia


Nell’arco di pochi mesi il Coronavirus si è diffuso in tutto il mondo. Le misure estreme che sono state intraprese per combattere il contagio sono fondamentali per proteggere la salute pubblica, ma inevitabilmente richiedono un compromesso. Per salvaguardare le vite umane si è reso necessario sospendere l’attività in numerosi settori dell’economia, chiudere scuole, uffici, limitare i contatti interpersonali, ed è evidente che una recessione globale è ormai alle porte. Cosa ci attende dunque nei prossimi mesi?

 

Joe Davis, global chief economist di Vanguard, prevede una brusca contrazione dell’economia Usa, che probabilmente è già entrata in recessione, con una profonda caduta dell'economia reale nei mesi a venire. Gli analisti stanno analizzando gli impatti della diffusione del virus attraverso diversi canali, che includono la riduzione degli scambi commerciali, le interruzioni nelle filiere produttive, condizioni finanziarie più aspre, e il fattore forse più significativo, le misure di distanziamento sociale. Quest’ultimo effetto sta causando un profondo declino della spesa dei consumatori in settori quali ristoranti, alberghi, voli aerei, e nelle attività correlate. Vanguard si aspetta che nei prossimi mesi i consumi crolleranno al ritmo più rapido dalla Seconda Guerra Mondiale, con un conseguente pesante impatto sull’occupazione.

 

Il PIL reale USA probabilmente vedrà nel prossimo trimestre una contrazione di circa il 17% annualizzato, che significherebbe il peggior calo dagli anni ’50. Tuttavia secondo Davis questa potrebbe anche rivelarsi la recessione più breve della storia. Il capo economista di Vanguard prevede infatti che la necessità di limitare in maniera significativa le attività economiche, come la chiusura dei business non essenziali, verrà meno al più tardi nel corso del secondo trimestre. In tale scenario, e tenendo conto delle aggressive misure di politica fiscale e monetaria messe in campo, si potrebbe assistere ad un rimbalzo della crescita nel terzo trimestre, che segnerebbe la fine di questa tanto profonda quanto breve recessione.

 

Per quanto riguarda i mercati finanziari, nonostante nel suo outlook annuale Vanguard ritenesse elevato il rischio di una correzione, la velocità con cui questo bear market si è concretizzato ha colto Davis di sorpresa. Tuttavia, il lato positivo è che il quadro di lungo termine per l’azionario è più roseo. Il recente brusco ribasso ha riportato i rendimenti in linea con i modelli previsionali del colosso americano dell’asset management, e l’outlook su questa asset class sull’arco temporale dei prossimi dieci anni sta iniziando a migliorare. Una dinamica simile si è vista nel 2009, quando l’economia globale era in recessione e le valutazioni azionarie erano molto basse. I prossimi mesi saranno difficili per tutti, ma passata la crisi Davis ritiene che si possa guardare al futuro con ottimismo.     

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?