Nonostante la crisi Coronavirus che ha investito e rallentato i mercati, le società con alto profilo ESG hanno registrato andamenti positivi. Come spiega in un’intervista a MF-Milano Finanza Rodolfo Fracassi, amministratore delegato e co-fondatore di MainStreet Partners, “nei primi tre mesi del 2020, l'indice azionario globale sostenibile (MSCI World ESG Leaders) ha riportato una performance dell' 1,5% maggiore rispetto all'azionario globale tradizionale (MSCI World), mentre, nello stesso periodo, l'MSCI Europe SRI ha sovraperformato del 4% l'MSCI Europe”.

Come si spiega questa sovra-performance? “Riteniamo sia dovuta principalmente alla correlazione positiva tra elevati rating ESG e qualità delle aziende, ovvero, i migliori titoli da un punto di vista di sostenibilità solitamente presentano flussi di cassa stabili, livelli di debito contenuti e organi di governo interni strutturati ed efficienti. Il periodo di alta volatilità di mercato ha quindi portato alla luce I’importanza di questa relazione, il cosiddetto quality bias”.

Mentre il volume dei green bond è calato in questi mesi, Fracassi trova invece “molto incoraggiante l'incremento di emissioni di social bond, che solo per le prime due settimane di aprile sono pari a 4.4 miliardi di euro, valore che da solo costituisce il 30% dei bond emessi in tutto il 2019. L'interesse verso questo tipo di obbligazioni ben si inserisce nel contesto attuale, poiché generalmente favorisce finanziamenti per le piccolo e medie imprese e per progetti di social housing e di assistenza a chi è più in difficoltà, tutte misure indispensabili per supportare la ripresa post-Covid”.