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Mercati in cerca di un equilibrio tra ottimismo e pessimismo

5/15/2020

Al momento sembra in atto un braccio di ferro tra “Depressione da Coronavirus” e fiducia nelle misure di stimolo per arginare la crisi. Il commento di BlueBay


“Nel valutare l’attuale contesto per gli investimenti si potrebbe dire che, se un rallentamento di dimensioni epiche può sembrare una “forza irresistibile”, allora le iniziative adottate in risposta a ciò possono essere viste con un proverbiale “oggetto inamovibile”. Mark Dowding, cio di BlueBay, commenta così l’attuale situazione sui mercati.

 

“Le ingenti ondate di liquidità messe a disposizione hanno portato l’S&P500 a scambiare a livelli quasi identici rispetto a 12 mesi fa, mentre i profitti crollano. Monitorando i movimenti dei prezzi sui mercati, abbiamo osservato che è stato l’annuncio di alcune politiche a rappresentare un catalizzatore per il rally di ripresa di fine marzo-inizio aprile. Tuttavia, nelle ultime settimane abbiamo assistito a una sorta di stallo nei mercati, con le banche centrali che hanno adottato un approccio più attendista” spiega Dowding.

 

“Sembrerebbe che siamo in attesa di vedere se il virus potrà essere contenuto e se le misure di chiusura saranno allentate, permettendo una prognosi economica più positiva all’avvicinarci al 2021, o se ci sarà un nuovo deterioramento del contesto, che porti a un’ulteriore perdita di fiducia nei mercati, rendendo necessarie nuove misure di intervento. Sembrerebbe quindi che al momento sia in atto una sorta di braccio di ferro e, anche se la volatilità ha recentemente avuto una tendenza al ribasso, non sorprenderebbe vedere i mercati muoversi improvvisamente in una direzione o nell'altra”.

 

In questo contesto mantenere la mente aperta secondo Dowding è una strategia che può ripagare. “Tendiamo a ritenere che possa esserci un eccesso di ottimismo circa la rapidità della ripresa dell’attività economica nella seconda parte dell’anno. Bisogna anche ammettere che il livello di supporto politico al quale abbiamo assistito negli ultimi mesi non ha precedenti. Ovviamente sarà sempre difficile per i policymaker calibrare la portata delle loro azioni in risposta a uno shock, specialmente se la natura di tale shock era prima sconosciuta. Visti i pericoli che dobbiamo affrontare ora, è comprensibile che le autorità continuino a ritenere che i rischi siano sbilanciati al ribasso – pur notando che esiste ancora un certo grado di compiacenza sul fatto che il Covid-19 sarà per natura solo temporaneo”.

 

“Se fosse questo il caso, si potrebbe fare il seguente paragone” prosegue il cio di BlueBay. “Un golfista che deve fare un tiro corto superando però un ostacolo particolarmente sgradevole (come una pozza d’acqua), è più portato a colpire troppo forte e a tirare oltre la buca che non a colpire troppo piano, perché la prospettiva di ‘impantanarsi’ è peggiore di quella di superare la buca. Allo stesso modo, nel contesto attuale, i policymaker potrebbero ‘esagerare’ con le politiche, nella convinzione che uno sforzo insufficiente sarebbe più pericoloso di un'azione eccessiva”.

 

“Per questo, pensiamo di non aver ancora assistito alla fine delle politiche di allentamento e, anzi, ci aspettiamo che la BCE espanda il programma PEPP a giugno. Come già detto, la strada davanti a noi non sarà una linea retta, quindi sarà necessaria accortezza nell’adozione di un mindset per cui cercheremo di “sell on strength and add on weakness” conclude l’esperto.

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