Tempo di lettura: 3min

Emergenti, ecco perché l’integrazione ESG è vincente

6/26/2020 | Daniele Riosa

Juliana Hansveden (Nordea AM) spiega i segreti della strategia Emerging Stars Equity e rivela le aziende sulle quali ha puntato per ottenere alti rendimenti


Juliana Hansveden, portfolio manager della strategia Emerging Stars Equity di Nordea Asset Management, è intervenuta nel consueto appuntamento Morning Espresso per spiegare come una completa integrazione ESG nei mercati emergenti giochi un ruolo fondamentale nel determinare i vincitori di domani.

La manager svedese ha iniziato il suo intervento individuando alcune opportunità nei mercati dell’America Latina nonostante i recenti forti ribassi registrati in Messico e Brasile. “Le forti correzioni valutarie e la pessima gestione del Coronavirus, soprattutto in Brasile, hanno comunque creato grosse opportunità. Abbiamo infatti trovato aziende interessanti nel continente che hanno dei driver specifici e che usciranno da questa crisi pandemica ancora più forti e il gap con i competitor sarà ancora più allargato”.

L’esperta spiega il procedimento con cui queste aziende vengono inserite in portafoglio: “ Quando individuiamo un’azienda potenzialmente interessante per le nostra strategia Emerging Stars Equity, si innesca un processo che coinvolge sia un portfolio manager che uno specialista del team ESG. Con questi manteniamo un dialogo permanente che ci porta a realizzare l’analisi ESG e ad attribuire all’azienda in questione il livello di rating finale”.

Che cosa succede quando c’è un disaccordo tra il portfolio manager e analista ESG? “Il team ESG ha sempre l’ultima parola nello stabilire il tipo di rating e questo dà al prodotto una forte integrità. Nella realtà, questo tipo di contrasti sono però abbastanza rari, visto che abbiamo un interesse reciproco nel gestire il fondo in maniera sostenibile. In ogni caso non investiremmo mai in un’azienda dove i rischi ESG potrebbero essere eccessivi”.

“A tal proposito – prosegue - vorrei portare un esempio concreto: quello della Samsung in Corea Del Sud. Si tratta di uno dei casi di engagement di più lunga data che abbiamo in portafoglio. Premetto che Samsung è un caso un po’ delicato perché presenta dei gravi rischi dal punto di vista ESG. Nel 2017 uno scandalo di corruzione travolse le più alte cariche dell’azienda nel Paese asiatico e portò alla condanna del vice chairman. In quell’occasione non lasciammo sola l’azienda ma favorimmo l’implementazione di alcune riforme a cui stavamo già lavorando col management, come la costituzione di una compliance costituta da membri indipendenti dal Cda ma che riportavano ad esso. Ci siamo immediatamente recati in Corea del Sud per incontrare il management dell’azienda e abbiamo sostenuto diverse conference call. Successivamente Nordea ha posto Samsung in 'quarantena' bloccando quindi ogni incremento della posizione nei portafogli STARS durante lo svolgimento dei dialoghi. In questo modo è aumentata la vigilanza e la trasparenza sull’azienda. Abbiamo riscontrato una serie di miglioramenti da parte della compagnia incluse le dimissioni dello stesso Jay Y.Lee dopo la sua condanna per corruzione in primo grado (punto definito da noi come non negoziabile). Inoltre le cose sono migliorate anche dal punto di vista sindacale. Questo esempio rimane una pietra miliare per Samsung ma anche per i nostri azionisti”.

Venendo all’oggi, la portfolio manager della strategia Emerging Stars Equity di Nordea Asset Management, spiega perché sta scommettendo fortemente su Li-Ning, il più grande operatore cinese nel settore dell'abbigliamento e dell'attrezzature per lo sport: “Le vendite pro capite dell’abbigliamento sportivo in Cina – rileva - sono molto più basse rispetto a quelle degli altri Paesi avanzati perché il Pil pro capite è molto inferiore. Ma in questo settore ritroviamo un forte potenziale visto che i consumatori cinesi diventano sempre più ricchi e la crescita dei consumi risulta più rapida. Inoltre i cinesi, soprattutto a causa del Coronavirus, stanno prendendo sempre più a cuore il loro stato di salute ed è per questo che lo sport e di conseguenza l’abbigliamento sportivo, rappresentano un driver del futuro. E’ un settore che, secondo le nostre stime, può crescere più del 50% nei prossimi 4 anni”.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?