Tempo di lettura: 3min

Banche e crisi, questa volta sarà diverso?

7/6/2020 | Redazione Advisor

A differenza della crisi finanziaria del 2008, le banche svolgono attualmente un ruolo di stabilizzazione. L’analisi di Federated Hermes


Quando a Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, durante un’intervista, è stato chiesto se a causa della crisi il governo tedesco sarà nuovamente costretto a salvare le banche, questi ha risposto: “A differenza della crisi finanziaria del 2008, le banche svolgono attualmente un ruolo di stabilizzazione. Hanno ampliato in modo significativo i prestiti alle imprese, anche grazie alle garanzie governative. Ma lo stesso avvertimento vale anche in questo caso: più dura la crisi, maggiori sono i rischi per i bilanci delle banche”. Filippo Alloatti, senior credit analyst per la divisione internazionale di Federated Hermes, prende spunto da qui per analizzare lo stato di salute e le porspettive del settore bancario.

 

Alloatti condivide il giudizio di Weidmann. E, come accaduto in altre fasi di perturbazione economica, sono i cliché ad indirizzare il senso comune quando si parla di gestione delle crisi. E’ però un dato di fatto che “dopo anni di campagna mediatica negativa e di attenzione normativa, le banche potrebbero presentarsi come il volto buono emerso dalla crisi e scoprire perfino un nuovo obiettivo. Vedremo… Nel frattempo, tuttavia, hanno rivisto radicalmente i propri piani di gestione del capitale per rafforzare gli ammortizzatori di bilancio”.

 

Una volta che l'economia globale si riaprirà in modo più completo, si paleserà il rischio di un persistente calo della domanda, di utili deboli e di un ciclo del credito danneggiato - che eroderà il capitale delle banche. “Le istituzioni stanno già correndo ai ripari. Tutte le banche americane "money center", ad esempio, hanno sospeso i principali piani di buyback e la capitalizzazione del sistema sembra solida” prosegue Alloatti.

 

“In Europa, le banche hanno a disposizione 30 miliardi di euro aggiuntivi di potenza di fuoco dopo il congelamento dei dividendi del 2019, mezzi che si aggiungono ai 130 miliardi di euro risultanti dalle misure di riduzione del capitale. Andrea Enria, capo della vigilanza bancaria in seno alla BCE, ha dichiarato recentemente: "Secondo le nostre stime, tali decisioni, insieme a quelle delle autorità nazionali di sbloccare alcuni degli ammortizzatori di carattere prudenziale, hanno reso disponibili circa 160 miliardi di euro di capitale in più CET1 per assorbire le perdite ed estendere il credito prima che siano violati i requisiti minimi prudenziali". Le banche britanniche potrebbero avere accesso a una quota di capitale superiore dell'1,6%-2% grazie al mix di una regolamentazione meno rigida e della sospensione dei dividendi”.

 

Quale potrebbe essere lo scenario peggiore di cui scrivere? Il 25 maggio, spiega ancora Alloatti, l'Autorità Bancaria Europea ha pubblicato un'analisi delle perdite potenziali sui crediti collegate all’epidemia di coronavirus, partendo dallo stress test effettuato nel 2018 (aggiornato per i portafogli sui prestiti del quarto trimestre del 2019). Questo ha indicato il potenziale impatto sul common equity tier 1 (CET1) e vale da utile illustrazione di un possibile scenario negativo.

 

In termini aggregati le perdite sarebbero comprese tra i 230 e 380 punti base del CET1, ma, aspetto importante, questa analisi non ha considerato l'impatto positivo e significativo di moratorie sui prestiti e garanzie statali. Questo è fondamentale, in quanto l'impatto di entrambi i possibili provvedimenti sul costo del rischio nel 2020 sarà significativo. Tuttavia, lo studio dell’Autorità bancaria europea ha indicato perdite rispetto a un margine medio di capitale di circa 500 punti base, mostrando la resilienza media del settore bancario.

 

“Con un’attenta gestione del capitale e allineandosi al contesto del coronavirus, le banche potrebbero ricostruire la propria reputazione di soggetti socialmente importanti. In fin dei conti, questa volta potrebbe anche essere diverso” conclude lo strategist.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?