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Outlook 3Q 2020, individuare nuovi motori di crescita

7/10/2020 | Lorenza Roma

Le azioni cicliche sono meglio posizionate dei titoli value, ma è meglio ridurre i rischi in portafoglio. L'outlook di Generali Investments


Le conseguenze della crisi globale del Covid-19, caratterizzata da elevati debiti delle amministrazioni pubbliche e delle aziende non finanziarie, differiscono da quelle della grande crisi finanziaria. L'autunno appare più impegnativo, con il rischio di pressione della pandemia sui sistemi sanitari, un appiattimento della ripresa e l’aumento dei rischi politici ("onda blu" alle elezioni USA e accordo minimo sulla Brexit). Sono queste le previsioni di Vincent Chaigneau, head of research di Generali Insurance Asset Management. "Data la complessità dello scenario, entriamo nella stagione estiva con un orientamento solo moderato al rischio, assumendo un selettivo rischio di credito. Non privilegiamo posizioni di breve durata, nell'illusione di una ripresa economica a forma di “V”. Tatticamente, le azioni cicliche sono meglio posizionate dei titoli value, ma la sfida strutturale è quella di individuare nuovi motori di crescita. Il dollaro USA è destinato a indebolirsi ulteriormente", spiega l'esperto.

 

Secondo le previsioni di Generali Investments per il secondo semestre, una ripresa economica a forma di "swoosh" implica che il PIL dei mercati sviluppati potrebbe non tornare al livello pre-crisi prima della fine del 2021. Fondamentale ridurre la propensione al rischio nei portafogli, perchè il tempismo è tutto e prevedere movimenti del mercato è molto complesso. 

 

I tassi di lungo periodo resteranno bassi, nonostante la pressione della ripresa. L'inflazione rimane il principale fattore trainante dei rendimenti dei Bund decennali e il recente calo dell’inflazione core nell’area euro suggerisce che i rendimenti rimarranno bassi. Secondo le previsioni degli esperti, il rendimento del Bund al momento non è affatto fuori misura. Le banche hanno preso in prestito importi record dalla BCE al TLTRO ad un tasso molto conveniente (-1%), e ciò inizialmente favorirà il carry trade sui titoli di stato. Le banche italiane e francesi sono già state forti acquirenti delle obbligazioni sovrane dei titoli nazionali.

 

Le obbligazioni Investment Grade (IG) ancora favorite. Pertanto Generali Investments continua a preferire il credito IG, sia in EUR che in USD, concentrandosi su una prudente propensione al rischio. Per quanto riguarda invece l'azionario, il posizionamento tattico durante l'estate favorisce i titoli ciclici piuttosto al value. La società mantiene una posizione di overweight sulle azioni, ma molto contenuta a seguito del forte rimbalzo del secondo trimestre. Con i rendimenti obbligazionari bloccati ai minimi, le possibilità per le strategie value di tornare in auge sono piuttosto basse. I titoli ciclici sono una scommessa tattica migliore, in quanto potrebbero trarre vantaggio dall'illusione dello scenario a “V”. Tatticamente, le attività cicliche potrebbero beneficiare del continuo indebolimento del dollaro USA, guidato da una straordinaria monetizzazione del debito, segnali accomodanti della Fed, migliori dati economici globali e aumento del rischio politico locale. Un contesto di crescita debole a lungo non può favorire un recupero durevole dei titoli ciclici. La sfida invece sarà diversificare i modi in cui beneficiare del fattore growth, visto i nuovi sviluppi del progresso tecnologico (MedTech, CleanTech, FinTech etc.).

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