Un futuro roseo per l’euro?

Grazie all’accordo sul Recovery Fund la moneta unica acquista lo status di valuta di riserva. L’analisi di DPAM
29/07/2020 | Paola Sacerdote

Solo poco tempo fa veniva messa in dubbio la stessa possibilità di sopravvivenza della moneta unica europea, e ora, grazie all’accordo sul Recovery Fund, questa evenienza è stata definitivamente sconfessata.  A partire dal 2021, l'UE, attraverso la Commissione Europea, inizierà ad emettere obbligazioni con scadenze comprese tra 3 e 30 anni. “In sostanza” spiega Peter De Coensel, cio fixed income di DPAM, “vedremo la nascita di un mercato obbligazionario liquido dell'UE, ad alto merito creditizio (AAA) e in diretta concorrenza con il mercato delle obbligazioni del tesoro statunitense. Il futuro dell’euro appare più roseo e il mercato sta prezzando questo upgrade a status di valuta di riserva”.

 

“Dopo la decisione della UE, l’euro si è apprezzato sia contro le valute dei mercati sviluppati sia nei confronti delle monete dei mercati emergenti. Il cross valutario principale, l’euro/dollaro, si è mosso al rialzo passando da 1.1440 di martedì 21 luglio a inizio giornata per chiudere la settimana con un apprezzamento del 2% a 1.1656”.

 

“Allo stesso tempo, il continuo aumento delle tensioni geopolitiche tra USA e Cina sta isolando gli Stati Uniti più di quanto non accada allo stato più popoloso al mondo. Il dollaro statunitense è stato la valuta di riserva dominante per gran parte del XX e l'inizio del XXI secolo. Il consensus degli analisti, realisticamente, ritiene che la Cina diventi la prima economia mondiale nell'attuale decennio, sorpassando gli Stati Uniti. In periodi così lunghi è difficile posizionare i portafogli, ma il dollaro USA contro un euro valuta di riserva nei bilanci potrebbe dover trovare un nuovo equilibrio”.

 

“L'Unione Europea e l'Eurozona hanno superato un ostacolo storico nell'ultima settimana. La nascita di un titolo obbligazionario sicuro ed europeo è ora una realtà e gli investitori dovrebbero cogliere questo momento. Oggi l’'Europa è in prima linea a livello globale in termini di solidarietà, democrazia e speranza in un futuro migliore” conclude De Coensel.

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