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Gestito: calano gli AUM ma nuove opportunità per i consulenti

8/7/2020

A livello globale, andando oltre quest'anno, il settore dell'asset management si riprenderà e crescerà, alimentato dalla crescente domanda nei paesi in via di sviluppo, in particolare in Asia


Guai a concentrarsi soltanto sul breve periodo. Se così facessimo, al momento, gli asset under management (AUM) del risparmio gestito a livello globale apparirebbero nella prima fase di declino degli ultimi 10 anni. A dirlo è un recente report di Cerulli Associates. Andando oltre quest'anno però si nota che il settore dell'asset management globale si riprenderà e crescerà, alimentato dalla crescente domanda nei paesi in via di sviluppo, in particolare in Asia. I progressi nella tecnologia e nei prodotti offriranno ai gestori patrimoniali globali più modi per accedere a segmenti di investitori in crescita.

 

"Poiché la pandemia di coronavirus continua a influenzare l'economia globale nella seconda metà del 2020 e oltre, gli asset manager dovranno trovare modi per mantenere gli investitori nei loro prodotti e prevenire una diffusa fuga di denaro", afferma André Schnurrenberger, amministratore delegato, Europa presso Cerulli Associates. "I manager dovrebbero dedicare risorse alla formazione degli investitori su come gestire una correzione del mercato, implementando l'analisi dello scenario dall'ultimo significativo calo globale nel 2008".  Insomma questa premura sarà particolarmente utile per quegli investitori "emergenti" entrati negli ultimi anni sul mercato e che non avevano vissuto nessun'altra crisi prima di quella attuale. 

 

L'analisi di Cerulli si spinge oltre e guardando al prossimo decennio si prevede che le allocazioni di fondi comuni a livello globale diventeranno più conservative. Il movimento vedrà coinvolti uno spostamento dall'azionario ai monetari.  Questo perché con le banche centrali di tutto il mondo che si impegnano a mantenere bassi i tassi di interesse per il prossimo futuro, gli investitori potrebbero non ritenere che i rendimenti dei fondi obbligazionari siano abbastanza convincenti da allontanarli dalla sicurezza e dalla stabilità dei veicoli del mercato monetario

 

La sfida più concreta alla quale i gestori di fondi dovranno prepararsi è quella di perdere una significativa performance di mercato favorevole nel 2020.  Un ostacolo che si aggiunge ad altri già in essere tra cui compressione delle commissioni, aumento dei passivi. 

In tutto il mondo, gli investimenti nei mercati privati ​​sono rallentati nella prima metà del 2020, con solo 433,7 miliardi di dollari di capitale raccolto. Le misure di blocco attuate in molti paesi per frenare la diffusione di Covid-19 hanno influenzato le operazioni commerciali e non solo. Nonostante i venti contrari, tuttavia, Cerulli si aspetta che gli investitori continuino il processo di diversificazione in fondi alternativi alla ricerca di migliori rendimenti a lungo termine.

 

"Nel complesso, la volatilità nei mercati finanziari globali causata da Covid-19 è destinata a persistere per il resto del 2020", aggiunge Schnurrenberger. “Non è ancora chiaro quale sarà il reale impatto della pandemia di coronavirus sul settore della gestione patrimoniale, ma sarà dominante nei pensieri e nelle attività dei gestori nei prossimi mesi e anni. Tuttavia, quei manager che rispondono efficacemente alle esigenze dei loro clienti in questi tempi senza precedenti troveranno un set di opportunità in crescita”.

 

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