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Ecco perché l’obbligazionario Cina è davvero interessante

10/5/2020 | Marcella Persola

Lo sottolinea Wilfred Wee, portfolio Manager della strategia All China Bond di Ninety One che illustra per la rubrica Gestore della Settimana le prospettive del settore e le opportunità


"Riteniamo che le obbligazioni cinesi onshore, come asset class, si comportino in maniera piuttosto simile al reddito fisso dei mercati sviluppati, mostrando caratteristiche potenzialmente da bene rifugio durante i periodi di stress del mercato" sottolinea Wilfred Wee (nella foto), portfolio manager della strategia All China Bond di Ninety One, che illustra le prospettive del settore nei prossimi mesi. 

 

Come sta andando l’asset class? E quali sono le sue previsioni a riguardo?

In qualità di maggior creditore a livello mondiale, e con bassi requisiti di debito estero, la Cina non è decisamente un mercato emergente convenzionale.

Riteniamo che le obbligazioni cinesi onshore, come asset class, si comportino in maniera piuttosto simile al reddito fisso dei mercati sviluppati, mostrando caratteristiche potenzialmente da bene rifugio durante i periodi di stress del mercato. Da gennaio ad aprile 2020, le obbligazioni cinesi hanno reso il 5% mentre i risk asset hanno registrato un sell-off a livello globale. Quando è parso evidente che il COVID-19 era stato posto sotto controllo in Cina e che da lì sarebbe seguita una forte ripresa, tra maggio e luglio 2020 le obbligazioni hanno registrato un sell-off del 3%, mentre la valuta cinese si rafforzava dell'1,3% rispetto al dollaro USA.

Guardando più in avanti, data l'entità dei danni causati dal COVID-19 alle economie e ai risparmi, è probabile che la crescita globale rimanga contenuta per anni anche se si dovesse trovare un vaccino. Questo contesto probabilmente manterrà i rendimenti obbligazionari a livello mondiale abbastanza ancorati.

La maggior parte delle obbligazioni dei mercati sviluppati dà rendimenti zero o anche negativi; in altre parole, questi titoli in pratica garantiscono  una perdita.

A fronte di tutto ciò, i rendimenti dei titoli di Stato cinesi a circa il 3,3% meritano certamente di essere presi in considerazione.

 

Dove vedete le migliori opportunità di investimento?

Il titolo di Stato cinese a 10 anni, preso come benchmark, con il suo rendimento al 3,1% supera in modo significativo lo 0,7% dei titoli di Stato statunitensi a 10 anni e lo 0,2% di quelli britannici a 10 anni. Tuttavia, a nostro avviso, i più interessanti sulla curva delle obbligazioni domestiche sono il bond governativo cinese a 5 anni al 3% e quello a 30 anni a poco meno del 4%.

Per quanto riguarda il credito investment grade, dato il sostegno dei rendimenti obbligazionari onshore insieme alla ripresa economica della Cina, stiamo individuando interessanti opportunità nel settore delle obbligazioni societarie onshore in renminbi. In particolare, le maggiori banche cinesi, essendo di rilevanza sistemica a livello globale, hanno iniziato a emettere obbligazioni subordinate per soddisfare i loro requisiti patrimoniali.

Per quanto riguarda il credito high yield, invece, il premio al rischio più interessante si trova nel mercato obbligazionario offshore in USD. Lì, tendiamo a trovare società più grandi e meglio capitalizzate che sono disposte a sottoporsi al controllo di investitori internazionali e delle agenzie di rating internazionali. Queste società sono disposte a pagare un tasso più alto allo scopo di ottenere prestiti di volume maggiore e con una scadenza notevolmente più lunga rispetto a quella che avrebbero se dovessero contrarre prestiti a livello nazionale.

 

Che cosa rende davvero interessante l’obbligazionario cinese per un investitore? Quale è insomma il vero punto di forza di questa asset class?

Le obbligazioni cinesi pagano bene e sono diverse. Tra i principali mercati obbligazionari al mondo le obbligazioni cinesi offrono il rendimento più elevato a fronte di una volatilità valutaria e dei rendimenti generalmente bassa. Offrono un elevato contributo alla diversificazione del portafoglio, data la maggiore importanza che ricoprono i fattori interni sulla crescita del Paese e sulle dinamiche di inflazione, a differenza di altri mercati più piccoli che potrebbero invece essere maggiormente influenzati dalle tendenze globali. Poiché le obbligazioni cinesi sono così diverse, un'allocazione in questa asset class può potenzialmente migliorare i rendimenti complessivi del portafoglio, a fronte di una minore volatilità. Questi benefici per il portafoglio mostrano come l’obbligazionario cinese sia davvero l’unico “pasto gratis” attualmente in circolazione.

 

Quali sono i principali rischi per l’asset class, a vostro avviso?

Per dare l’idea dell’ordine di grandezza: il mercato obbligazionario cinese vale 15 trilioni di dollari americani, o 15.000 miliardi di dollari e, in tutto questo, la quota di investimenti esteri è inferiore al 3%. Ciò significa che i rischi maggiori per la Cina sono, da sempre, quelli interni. Oggi, i livelli complessivi del debito sono molto più alti rispetto a dieci anni fa, quando il Paese fece un massiccio ricorso all’indebitamento per sostenere la crescita dopo la Crisi Finanziaria Globale. Ciò significa che l'economia non può più continuare a prendere in prestito dal futuro per sostenere la sua crescita. Fortunatamente, le autorità sono consapevoli di questo rischio e la Banca Centrale rimane un convinto sostenitore della politica monetaria convenzionale. Saremmo preoccupati se la Cina prendesse la via più facile aprendo i rubinetti di liquidità invece di perseguire l'opzione più difficile, cioè riformare e migliorare la sua economia come sta facendo oggi.

Le tensioni con gli Stati Uniti probabilmente persisteranno anche dopo le elezioni di novembre – è la storia della superpotenza emergente che sfida la superpotenza in carica. Di fronte a imprevedibili venti contrari esterni, la migliore difesa della Cina è mettere ordine in “casa propria”, costruendo un'economia più resiliente, autosufficiente ed equilibrata, che sembra essere l'obiettivo attuale.

 

Quale è il vostro approccio all’investimento in obbligazioni cinesi?

Per investire in società con un approccio bottom-up, noi di Ninety One adottiamo una filosofia che definiamo "All China" e che consiste nel considerare le migliori opportunità nei mercati obbligazionari onshore in renminbi e obbligazionari offshore in USD, dove le grandi società blue-chip cinesi sono emittenti importanti.

Se il compito della tesoreria di un’azienda è quello di contrarre debito al tasso più basso mercato, per noi investitori, invece, è esattamente l’opposto, cioè detenere le obbligazioni dello stesso emittente che offrono il rendimento più elevato.

Prestiamo molta attenzione ed eseguiamo una rigorosa due diligence su ogni titolo presente dei nostri portafogli. Non seguiamo i rating del credito domestico che sono generalmente sbilanciati al rialzo e difficilmente danno informazioni sulla reale affidabilità creditizia sottostante.

È attraverso un approccio scettico e prudente che evitiamo eventi negativi e rischi estremi.

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