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Fondi attivi, quanto è difficile battere l'indice

10/8/2020

Nel primo semestre il 45% dei fondi attivi sull'azionario Italia ha sottoperformato il benchmark di riferimento. Lo SPIVA Europe Scorecard


Gli indici S&P Dow Jones sono de facto una sorta di "segnapunti" dell'eterno dibattito tra gestione attiva e gestione passiva dalla prima pubblicazione dello SPIVA (S&P Indices Versus Active Funds) sul mercato Usa nel 2002. Lo SPIVA Europe Scorecard misura le performance dei fondi azionari europei denominati in euro, sterline e altre valute locali europee rispetto all'andamento dei rispettivi benchmark di riferimento su orizzonti temporali di 6 mesi, 1, 3, 5 e 10 anni.

 

Considerato che nel 2020 l'indice S&P Europe 350 ha registrato i livelli di volatilità più elevati dai tempi della crisi finanziaria del 2008 e la flessione più profonda e rapida degli ultimi 20 anni, l'analisi SPIVA sul primo semestre non conferma la convinzione diffusa che la volatilità di mercato favorisca e crei opportunità diffuse per i gestori attivi. Nei primi sei mesi di quest'anno infatti, il 42% dei fondi attivi sull'azionario europeo denominati in euro ha sottoperformato il benchmark rappresentato dallo S&P Europe 350, una percentuale che sale al 49% su 12 mesi e arriva all'87% su 10 anni.

 

Mentre l'indice S&P Europe 350 ha messo a segno un modesto recupero nel secondo trimestre, chiudendo il primo semestre a -12,4%, il rendimento medio dei fondi ponderati della categoria nello stesso periodo si è attestato a -10,6%. Sulla stessa base, i fondi del 25° percentile hanno avuto un rendimento pari a -14,9%.

 

Nonostante i significativi ribassi osservati nella maggior parte dei fondi azionari attivi, non si sono verificati cambiamenti evidenti nel numero di strumenti presenti sul mercato rispetto all'anno precedente. Dei fondi attivi sull'equity eurpeo denominati in euro il 98% è sopravvissuto al primo semestre 2020. È interessante notare che solo il 51% dei fondi nella stessa categoria, poco più della metà, è riuscito a sopravvivere ad un periodo superiore ai 10 anni.

 

Per quanto riguarda i fondi sul mercato azionario italiano, nei primi sei mesi del 2020 il rendimento del 45% dei fondi attivi è stato inferiore a quello del suo benchmark di riferimento, rappresentato dall'indice S&P Italy BMI. Allungando l'orizzonte temporale a 12 mesi la quota di fondi attivi con rendimenti inferiori all'indice sale al 68% e su 10 anni arriva al 71%.

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