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Segnali di stanchezza per gli asset di rischio

10/15/2020

In un contesto reso difficile da elezioni USA e Covid-19, serve un catalizzatore per far ripartire i mercati. L'analisi di Robeco


Dopo aver segnato il più netto rimbalzo post-recessione dagli anni ‘30, a settembre l'azionario ha iniziato ad esaurire il carburante, mentre gli spread del segmento più rischioso del fixed income si erano già ridotti a livelli che solitamente si riscontrano solo anni dopo il picco recessivo. Sostenuti dai massicci pacchetti di aiuti anti-crisi di banche centrali e governi, i premi per il rischio sono scesi molto più rapidamente rispetto a quanto avvenuto nei precedenti rimbalzi post-recessione. Secondo Peter van der Welle, strategist del team multi asset di Robeco, in questa fase, gli investitori affrontano numerosi rischi di breve termine, che potrebbero compromettere l'attuale ripresa sia dell'economia, sia dei prezzi degli asset. 

 

"Il rischio legato alle elezioni USA è diventato il primo pensiero degli investitori, insieme alla pandemia da Covid-19" spiega del Welle. "Gli indicatori di volatilità come l’indice VIX mostrano che il mercato teme le ripercussioni delle presidenziali del 3 novembre. Innanzitutto, non era mai accaduto che un presidente USA uscente si rifiutasse di dare garanzie riguardo una pacifica transizione dei poteri, affermando che qualsiasi esito diverso dalla propria vittoria sarebbe truccato. Questa affermazione aumenta le probabilità di contestazioni dopo il voto. Ulteriori incertezze giungono dal tampone positivo al Covid-19 di Trump, che lascia i mercati con più domande che risposte".

 

"In secondo luogo, i mercati si aspettavano che Democratici e Repubblicani trovassero un accordo sul quarto pacchetto di incentivi fiscali dopo la riapertura del Congresso. A rigor di logica, si pensava che entrambi i partiti avessero forti interessi ad approvare gli incentivi, accontentando gli elettori in vista delle presidenziali, invece si è arrivati allo stallo" prosegue lo strategist. "Nel frattempo, la capacità delle banche centrali di sostenere i mercati con pacchetti di incentivi da migliaia di miliardi si sta riducendo". 

 

Di fronte a questi scenari, si è tentati di ridurre ulteriormente il rischio. "Le probabilità implicite delle opzioni sui mercati S&P 500 e high yield mostrano chiaramente che, per i prossimi tre mesi, i rischi tenderanno al ribasso. Inoltre c’è il continuo aumento dei contagi da coronavirus, dovuto all’allentamento delle restrizioni e destinato a causare nuove forme di lockdown, dannose per l'economia". Secondo gli esperti di Robeco il ritorno del Covid-19 nelle economie avanzate è preoccupante, ma sembra tuttavia molto meno pericoloso rispetto alla prima ondata.

 

"Riassumendo, è troppo presto per confluire in massa nell’azionario o nei settori a maggior rendimento dei mercati obbligazionari. Il nostro scenario di riferimento conferma che l’economia continuerà a migliorare, anche se i risultati più facili sono stati già raggiunti. Prevediamo un’ulteriore crescita dei livelli delle attività, anche se a ritmi meno sostenuti, e condizioni monetarie estremamente accomodanti, con le banche centrali disposte ad intervenire laddove necessario. Ciononostante, si consiglia prudenza, vista la natura dei rischi di breve termine. Quando si viaggia in riserva, le prospettive non sono rosee, Aspettiamo quindi occasioni di investimento più propizie per spostarci ulteriormente sulla curva del rischio" conclude lo strategist.

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