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I BTP italiani ringraziano la Bce

10/21/2020 | Redazione Advisor

I titoli di stato italiani insieme a quelli di altri Paesi come la Grecia stanno beneficiando dei tassi bassi e della politica ultra accomodante messa in campo dalla Banca centrale europea. L'analisi del centro studi BG SAXO


BTP campioni in un clima accomodante. Lo spread a 10 anni tra il BTP ed il Bund molto probabilmente scenderà al di sotto di 90 bps, mentre lo spread a 30 anni del BTP-Bund si attesterà a circa 100 bps entro la fine dell’anno. È questa l'analisi di Althea Spinozzi per il centro studi BG SAXO

 

Nonostante la seconda ondata che sta interessando alcuni Paesi europei, i titoli di stato stanno continuando a performare bene. Perchè? "La Banca Centrale Europea sta inondando il mercato europeo di liquidità e sta seriamente considerando, nei prossimi mesi, di intensificare le misure accomodanti già intraprese. L’ossessione della BCE di creare inflazione stampando denaro sta creando distorsioni nel mercato che inevitabilmente causeranno effetti negativi. Nel frattempo, Paesi come Portogallo, Spagna e Italia continueranno a beneficiarne, emettendo più debito in virtù di tassi sempre più bassi. I titoli di stato di Italia e Grecia, in tema di titoli governativi, si sono rivelati finora i migliori investimenti Europei dell’anno" spiega l'esperta.

Un esempio: supponiamo di aver acquistato 1,000 € di BTP a 10 anni all’inizio del mese di giugno a un prezzo di 101. "A oggi, l’investimento avrebbe già reso l’8,5%. Il rendimento è decisamente interessante considerando che si sta acquistando un titolo governativo Europeo con rischio di default molto contenuto. Anche se negli ultimi anni i titoli governativi italiani hanno conquistato le prime pagine dei giornali a causa di difficoltà politiche ed economiche, ultimamente hanno fatto notizia in virtù dell’estremo apprezzamento da parte degli investitori. Il 13 ottobre il Tesoro ha collocato per la prima volta un’obbligazione triennale con cedola pari a zero" prosegue Spinozzi.

L’Italia però come si diceva prima non è da sola nel rally, poiché tutte le obbligazioni europee hanno avuto un costante aumento; tuttavia, la Grecia e l’Italia hanno probabilmente beneficiato maggiormente delle misure accomodanti della BCE.

 

"Nel contesto attuale, riteniamo che a breve termine vedremo le curve dei rendimenti dei Paesi Europei appiattirsi in modo significativo. Le scadenze a lungo termine diminuiranno più rapidamente in quanto nella parte anteriore della curva vi è un limitato ribasso, poiché i rendimenti sono già vicini allo zero. Per visualizzare il valore relativo dei titoli sovrani a lungo termine nei Paesi periferici, confrontiamo gli spread obbligazionari italiani, spagnoli e portoghesi a 30 anni con il Bund tedesco. Poiché non è disponibile un titolo governativo greco a 30 anni, non saremo in grado di inserire anche la Grecia nel confronto. Inoltre, generalmente non apprezziamo i titoli di stato greci in quanto sono particolarmente illiquidi, il che li rende decisamente rischiosi in periodi di elevata volatilità" conclude l'esperta di BG SAXO.

 

 

 

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