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La vittoria di Biden crea prospettive "contrastanti"

11/7/2020 | Redazione Advisor

Il programma politico del nuovo Presidente potrebbe avere, in caso di attuazione, conseguenze importanti per gli investitori. Ma quando si parla di Cina...


Secondo gli esperti di T. Rowe Price il programma politico del nuovo Presidente Joe Biden  potrebbe avere, in caso di attuazione, conseguenze contrastanti per gli investitori. Da un lato il leader democratico darà priorità a ulteriori stimoli fiscali per sostenere un'economia duramente colpita dalla pandemia da coronavirus, dall'altro, però, un aumento delle imposte sulle società, caldeggiato da Biden al fine di finanziare parte della spesa pubblica aggiuntiva, andrebbe a impattare nel breve periodo sugli utili aziendali.

 

Spese e tasse. Mark Vaselkiv, chief investment officer (CIO) del reddito fisso di T. Rowe Price, ritiene che Biden probabilmente cercherà di varare finanziamenti aggiuntivi a favore di Stati e Comuni. "L'economia è più debole a livello statale e locale, dove i governi hanno bisogno di aiuto per mitigare i tagli ai servizi essenziali a fronte del rapido calo delle entrate", afferma Vaselkiv. Questa spinta a favore degli enti locali potrebbe aiutare a stabilizzare e sostenere la qualità dei rating del debito municipale per gli anni a venire, quando l'economia si riprenderà dalla pandemia, sostiene l'esperto. Biden ha proposto di aumentare le imposte sulle società, dimezzando la riduzione delle tasse attuata con il "Tax Cuts and Jobs Act" (TCJA) del 2017. Il piano di Biden comporterebbe l'aumento dell'aliquota dell'imposta sul reddito delle società al 28% (attualmente è fissa al 21%). Ciò lascerebbe comunque il peso dell'imposta a un livello significativamente inferiore a quello precedente al TCJA, che si attestava al 35%. Il candidato democratico aumenterebbe anche le tasse sui redditi prodotti all'estero delle società statunitensi e istituirebbe una forma di imposta minima alternativa per le grandi corporation.

 

Effetto a breve termine sugli utili societari. Questi aumenti delle tasse potrebbero avere un impatto negativo sugli utili. David Giroux, CIO equity e multi-asset di T. Rowe Price, e head of investment strategy, stima che gli aumenti delle aliquote fiscali proposti da Biden potrebbero portare a una riduzione tra il 9% e l'11% degli utili netti dei titoli dell'indice S&P 500. Tuttavia, alcune industrie potrebbero trarre vantaggio da un aumento della spesa. David Eiswert, gestore di portafoglio della Global Focused Growth Equity Strategy , concorda sul fatto che le società statunitensi subirebbero un "reset degli utili" se il piano fiscale di Biden venisse approvato, anche se ritiene che gli effetti sarebbero "gestibili e probabilmente compensati, in parte, dagli stimoli fiscali". Guardando alle obbligazioni corporate, Vaselkiv afferma che "gli aumenti delle tasse voluti da Biden avrebbero un impatto più diretto sulle azioni rispetto al credito aziendale, andando probabilmente a colpire più duramente i big della tecnologia". Un aumento delle tasse non frenerebbe necessariamente la crescita, aggiunge Vaselkiv, osservando che gli utili delle società statunitensi e in generale l'economia a stelle e strisce hanno continuato a crescere anche dopo gli aumenti delle tasse attuati durante le amministrazioni Clinton e Obama. Sebbene un'incapacità nel far approvare gli aumenti delle tasse potrebbe comportare una maggiore spesa in deficit, il Chief U.S. Economist di T. Rowe Price, Alan Levenson, sostiene che i costi per la copertura del debito sono abbastanza bassi da rendere questi oneri quasi irrilevanti rispetto alle spese sostenute per affrontare le sfide economiche generate dalla pandemia. "I tassi di interesse sono così bassi che la spesa per interessi federali calcolata come percentuale sul PIL è aumentata solo leggermente", spiega. Sebbene la proposta di Biden di 2 trilioni di dollari di spesa netta nei prossimi 10 anni possa sembrare alta, il governo ha speso di più in piani di aiuti per reagire alla pandemia nel solo secondo trimestre del 2020, osserva Levenson.

 

La pressione sulla Cina proseguirà. Tutti i segnali suggeriscono che da Presidente anche Biden assumerà una posizione dura nei confronti della Cina sulle pratiche di mercato e sulle questioni relative ai diritti umani, probabilmente cercando partnership multilaterali, utilizzando ulteriori leve oltre al commercio in qualsiasi rinegoziazione delle relazioni tra Washington e Pechino. "Le tensioni con la Cina sembrano ridurre le divergenze politiche", afferma Quentin Fitzsimmons, fixed income portfolio manager di T. Rowe Price, basato a Londra. L'esperto ritiene che anche Biden manterrà la pressione sulla Cina, in risposta ai timori legati ai diritti di proprietà intellettuale nel settore tecnologico. "È difficile dire come si evolveranno le relazioni tra Stati Uniti e Cina durante la presidenza Biden", afferma Ken Allen, Science & Technology Equity Strategy Portfolio Manager, "ma se la volatilità dovesse diminuire, sarebbe positivo per le società tecnologiche che sono percepite come esposte alle tensioni commerciali tra i due Paesi". Tuttavia, secondo Levenson, Biden dovrà cercare degli accordi commerciali multilaterali riportando, allo stesso tempo, negli Stati Uniti la produzione delle aziende americane che sono basate all'estero; un obiettivo che il candidato ha ribadito come una delle sue principali proposte politiche.

 

I titoli industriali potrebbero beneficiare dalla spinta verso l'efficienza energetica. Biden cercherà anche di aumentare i livelli di spesa per gli appalti federali e gli incentivi fiscali per creare posti di lavoro e guidare lo sviluppo economico, ricostruendo infrastrutture essenziali. Questa spinta si concentrerà sulla riduzione delle emissioni di CO2 e sugli investimenti in tecnologie energetiche pulite. Jason Adams, portfolio manager della Global Industrials Equity Strategy, ritiene che, se implementati, gli ambiziosi piani di Biden potrebbero accelerare i progressi verso l'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni, con "molte le aziende industriali che potrebbero esserne interessate", afferma. I potenziali beneficiari, aggiunge, potrebbero includere aziende specializzate in compressori d'aria, trasporto ferroviario, aerei commerciali, veicoli elettrici e gas industriali. Al contrario, la spesa per la difesa degli Stati Uniti "affronta la prospettiva di diversi anni di modesta traiettoria al ribasso, dopo un ciclo di crescita di sette anni", afferma Adams.

 

Le politiche sanitarie possono sostenere le aziende incentrate su Medicare. Anche l'ampliamento dell'accesso all'assicurazione sanitaria sembra essere una priorità per Biden, che ha proposto di abbassare il requisito di età per l'idoneità a Medicare da 65 a 60 anni, e creare una nuova opzione pubblica amministrata da Medicare che arruolerebbe automaticamente gli americani a basso reddito che non hanno diritto a Medicaid. Rouven Wool-Lewis, health services analyst, ritiene che, se implementate, queste politiche potrebbero espandere il mercato per le "organizzazioni di assistenza gestita" incentrate su Medicare, sottraendo potenzialmente una fetta di clientela ai fornitori di assicurazioni sanitarie private. Il candidato Biden e il presidente Trump hanno sostenuto soluzioni diverse per ridurre i costi dei farmaci. L'analista specializzato sul pharma, Jeff Holford, ritiene più probabile che tali proposte vengano emanate sotto un'amministrazione Biden, e questo potrebbe avere un impatto negativo sulle azioni farmaceutiche. Tuttavia, Holford osserva anche che le manovre sulla legislazione dell'healthcare sono complicate, date le forti relazioni che i politici hanno con l'industria farmaceutica.

 

Il rafforzamento della regolamentazione bancaria L'amministrazione Biden potrebbe cercare di imporre per le banche norme e procedure volte al rispetto delle regole più severe. Queste potenziali misure potrebbero includere limiti aggiuntivi sui dividendi bancari e sui buyback nella fase di ripresa dell'economia. Tuttavia, Gabriel Solomon, portfolio manager della Financial Services Equity Strategy, ritiene che il contesto normativo potrebbe rivelarsi "meno contraddittorio" rispetto all'amministrazione Obama, quando la regolamentazione bancaria lassista fu messa nel mirino come uno dei principali fattori responsabili della crisi finanziaria globale del 2008-2009.

 

Gli interventi normativi avrebbero scarso impatto sul mercato petrolifero. Il programma di Biden, così come i suoi commenti nel corso della campagna elettorale, suggeriscono che rafforzerà la regolamentazione del settore dei combustibili fossili, con un conseguente e probabile innalzamento dei costi di conformità per le compagnie petrolifere e del gas. Biden ha anche espresso il suo sostegno a una moratoria sulle nuove vendite in leasing di petrolio e gas su terre federali e alla potenziale sospensione nell'emissione di nuovi permessi di perforazione in queste aree. Shawn Driscoll, portfolio manager della Global Natural Resources Equity Strategy, argomenta che saranno le condizioni nel mercato petrolifero globale, più che le implicazioni normative dell'elezione di Biden, ad avere il maggiore impatto sugli utili delle società energetiche. "Non c'è nulla che Biden possa fare per farci cambiar opinione sul petrolio che, al di fuori dell'occasionale rally anticiclico, rimarrà in un mercato ribassista nel lungo termine grazie all'aumento della produttività e del calo dei costi di produzione".

 

Qui gli approfondimenti sulla vittoria di Biden realizzati dagli esperti di T. Rowe Price

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