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High Yield, le prospettive restano positive anche nel 2021

11/16/2020 | Lorenza Roma

Cosa dobbiamo aspettarci dai mercati high yield nei prossimi mesi? L'outlook 2021 di BlueBay Asset Management


In un periodo caratterizzato dall'incertezza per la pandemia di Covid-19, quali sono le previsioni per il mercato high yield per i prossimi mesi? "Il nostro outlook per il resto dell’anno resta positivo", spiega Justin Jewell, senior portfolio manager di BlueBay Asset Management. "L’evidenza porta a essere ragionevolmente ottimisti sul fatto che il 2021 sarà un anno di ripresa, con un ritorno alla normalità grazie alla possibile diffusione di un vaccino entro metà anno. Ci aspettiamo che gli spread possano restringersi dai 490 pb attuali ai 400-450 entro la fine dell’anno", aggiunge il manager.

 

"I settori più attraenti in Europa al momento restano gli emittenti che sono stati più colpiti nel primo e secondo trimestre del 2020. Ci sono ancora diversi emittenti che vengono scambiati a prezzi distressed nei settori legati al tempo libero domestico (palestre, locali, gaming) che sembrano avere del potenziale per il 2021. Inoltre, in Italia vi sono delle opportunità interessanti, soprattutto nel settore bancario. Il supporto sistemico fornito dai programmi di acquisto di asset rappresenta un chiaro vento favorevole e continuiamo a trovare valutazioni interessanti su base relativa", precisa Jewell.

 

"L’ingente supporto della BCE degli ultimi 3 anni, oltre al sostanziale supporto negli USA, ha abbassato le curve dei rendimenti, creando una dinamica tecnica positiva per i mercati high yield. I nuovi stimoli statunitensi quest’anno hanno innescato afflussi nel paese, mentre i flussi in Europa sono stati meno ingenti, dato che i tassi sono bassi da molto tempo. Nel medio termine continuiamo ad aspettarci una politica monetaria fortemente accomodante, che risponderà alle esigenze di reddito degli investitori e manterrà un alto livello di domanda da parte degli investitori per il credito high yield a breve durata", puntualizza il manager che aggiunge "l’esperienza degli emittenti nel corso della pandemia è stata di varia natura. Alcuni comparti hanno avuto un impatto minimo e un piccolo numero di aziende ha persino performato bene in questo periodo. Molte aziende hanno invece subito uno stress estremo, con il venire meno dei ricavi a causa dei lockdown nazionali. Molte aziende però, hanno registrato utili positivi nel secondo trimestre, dato che ciò evidenzia l’esistenza di una domanda repressa da parte dei consumatori e che i modelli di business delle aziende non sono stati danneggiati.  

 

in questo periodo di incertezza non mancano i rischi per gli investitori. Secondo Jewell, senza l’intervento e le misure di supporto è quasi certo che il mondo avrebbe visto un significativo numero di default nei mercati high yield. "Finora l’unico rischio che abbiamo visto è stato che il Regno Unito decidesse di non fornire supporto pubblico, anche se ha poi deciso di erogare misure per aiutare aziende e individui nel secondo lockdown. In Europa i governi hanno mantenuto un framework consistente per supportare i settori più colpiti dalla pandemia", conclude il manager.

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