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AXA IM: emergenti, Cina e high yield per il prossimo biennio

12/10/2020 | Marcella Persola

Nell'outlook sul 2021 Alessandro Tentori, cio del gruppo e Pietro Martorella, a.d. si concentrano sui focus dei prossimi anni


E’ stato un anno difficile che ci ha posto di fronte a tante sfide che AXA Investment Managers ha saputo affrontare. Così racconta Pietro Martorella, a.d. per l’Italia della società di gestione francese che nella presentazione dell’outlook 2021 da parte del gruppo ha sottolineato le buone performance conseguite dal gruppo che li ha posizionati ai vertici delle principali classifiche e ha raccontato come far parte di un gruppo che ha “sposato” l’investimento responsabile da diverso tempo, abbia rappresentato da una parte una sfida e anche un’opportunità, oggi che l’attenzione sugli investimenti responsabile è ormai di grande attualità.

 

Martorella ha ricordato come AXA IM sia stata una delle poche società di gestione ad aver riorganizzato tutta la fabbrica prodotti sulla base della sostenibilità e questo ha consentito al gruppo di essere leader in tale ambito visto che l’80% degli attivi è investito facendo riferimento ai criteri di sostenibilità.

 

Sul 2021 le previsioni di AXA IM sono ottimistiche. Alessandro Tentori, cio della casa francese ha evidenziato come dopo un 2020 con tassi di crescita negativi in quasi tutto il mondo, le prospettive per il biennio sono incoraggianti. “Il nostro team di economisti prevede un forte rimbalzo del PIL mondiale nel 2021 (+5.2%) e una altrettanto forte crescita nel 2022 (+4.1%). Entrando nei dettagli delle previsioni, traspare una crescita oltre le attese negli Stati Uniti (+4.6%), che grazie a interventi fiscali e monetari molto mirati sono riusciti in parte a contenere gli effetti negativi della pandemia su consumi e investimenti. Meno vibrante la crescita nel Vecchio continente (+3.7%), che però sulla scia degli investimenti strutturali del programma Next Generation EU dovrebbe accelerare nel 2022 con un +4.4%. Per l’Italia prevediamo una crescita leggermente superiore al 4% sia nel 2021 che nel 2022, ma restano le problematiche legate alla crescita potenziale molto contenuta. Nota di merito per la Cina, che dal +2.3% stimato per quest’anno è prevista in forte accelerazione a +8% e +5.5% nel biennio successivo” ha sottolineato Tentori.

 

Sul lato dei mercati domina l’effetto benefico della iperliquidità iniettata dalle banche centrali, sia in termini di propensione al rischio che di ricerca dello yield in eccesso. Lo scenario macro richiede una sintesi tra portafogli “old economy” e quelli adatti al “lockdown da Covid”, esercizio che già adesso si manifesta in un ribilanciamento tra settori growth e settori value.

 

Per quanto riguarda il fixed income, i temi rimangono essenzialmente quelli della seconda metà del 2020, cioè gestione attiva del rischio di spread e di duration. Il focus di AXA IM per il biennio 2021/2022 sarà su high yield, sui mercati emergenti e sulla Cina. 

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