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Gestori, un ottimismo pericoloso

12/16/2020

I fund manager hanno ridotto la liquidità in portafoglio per la prima volta dal 2013 e sono super rialzisti come non accadeva dal 2011. Il sondaggio mensile di BofA


I gestori di fondi sono talmente ottimisti riguardo all’imminente ritorno alla crescita economica che hanno ridotto drasticamente la componente di liquidità nei loro portafogli e sono ora super rialzisti sugli asset di rischio, a livelli che non si vedevano dal 2011. E’ quanto emerge dalla consueta Fund Manager Survey mensile di Bank of America Merrill Lynch, condotta tra il 4 e il 10 dicembre scorso.

 

Il sondaggio rivela che i gestori stanno sottopesando la liquidità per la prima volta dal 2013, portandola al di sotto del 4%. I fun manager sono ora super rialzisti su azioni e materie prime, a livelli che non si vedevano dal febbraio 2011, mentre il Bitcoin si posizionai tra i primi in classifica nella lista dei trade più affollati. Il crollo dell’esposizione alla liquidità rappresenta un campanello d’allarme secondo BofA, che mette in guardia dai rischi di un’eccessiva compiacenza sui mercati.

 

Il livello di ottimismo degli investitori intervistati riguardo alle prospettive dei mercati azionari non si vedeva da gennaio 2018, mentre l’esposizione all’equity da parte degli hedge fund rimane elevata, e si attesta al 43%. Inoltre secondo BofA il crollo dei livelli di liquidità e le prospettive ottimistiche sulla crescita fanno presagire una ripresa economica in fase iniziale simile a quelle viste dopo la crisi finanziaria del 2008 e la bolla delle dot-com del 2001.

 

In termini di asset allocation i gestori sono usciti dalla liquidità per sovrappesare le azioni value, gli emerging market, il mercato UK, il comparto bancario e quello dei consumi discrezionali, mentre hanno ridotto l’esposizione al mercato Usa, al comparto healthcare e al reddito fisso. Tra gli investitori intervistati, il 42% si aspetta che il vaccino inizierà a srimolare la crescita economica nel secondo trimestre del 2021, mentre ben il 76% prevede un irripidimento della curva dei rendimenti.

 

Sebbene il 31% dei gestori ritenga che i titoli value siano sottovalutati e possano sovraperformare i titoli growth, la scommessa long sui titoli tecnologici rimane il trade più affollato, seguito dalle posizioni corte sul dollaro e dalle posizioni lunghe sul Bitcoin.

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