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Risparmio gestito, Goldman Sachs punta su Banca Mediolanum

1/15/2021

L’investment bank promuove a “Buy” l’istituto guidato da Massimo Doris. Alzati i prezzi obiettivo anche per Azimut, Banca Generali e FinecoBank


Pur riconoscendo che il contesto politico in Italia è molto incerto, Goldman Sachs conferma le stime sugli utili degli asset manager italiani per il quarto trimestre 2020. Promossa a pieni voti Banca Mediolanum, che passa da Neutral a Buy, migliorano le stime per Azimut e Banca Generali, mentre il giudizio di FinecoBank passa a Neutral.

 

L’investment bank osserva che a dicembre la raccolta del gestito ha registrato una robusta accelerazione, portando a chiudere il 2020 con una forte crescita organica. L’andamento dei flussi dell’ultimo mese conclude un anno nel quale i gestori patrimoniali hanno guadagnato ulteriori quote di mercato a discapito delle piccole banche locali, con le masse che si spostano verso servizi più digitali e incentrati sul cliente, che siano in grado di supportare la clientela durante le fasi di volatilità di mercato. Goldman Sachs ritiene che questa tendenza rimarrà sostenuta e avvantaggerà tutte e quattro le società analizzate, con FinecoBank in testa, che secondo le stime nel 2020 ha catturato il 25% della quota di mercato dei flussi.

 

Secondo gli analisti la crescita organica dell'industria del gestito in Italia rimarrà robusta anche nel 2021, nonostante il contesto macroeconomico. “Pur riconoscendo che il contesto politico in Italia è incerto, notiamo che la sensibilità dei gestori patrimoniali alle tensioni politiche nel governo italiano è stata storicamente relativamente ridotta, con le quattro società coperte dalla nostra analisi che hanno registrato una forte crescita organica del patrimonio gestito almeno dal 2013” spiega Goldman Sachs. Si prevede quindi i che il trend proseguirà, con stime di crescita media del patrimonio organico nel periodo 2021-2023 del 5,7%.  “Il trend sarà guidato, a nostro avviso, dalle iniziative di sviluppo lanciate da ciascuna società, supportate dal continuo aumento della quota di mercato”.

 

Venendo all’analisi delle singole società, migliora in particolare il giudizio su Banca Mediolanum, che passa da Neutral a Buy, con un Total Shareholder Return atteso del 25,6% e un target price che passa da 7,70 a 8,70 euro. “Riteniamo che la compressione dei multipli del titolo (-1,5x il P/E dal 20 agosto) implichi che il mercato stia sottostimando la potenziale crescita degli utili di Banca Mediolanum che deriva dalla sua elevata esposizione ai mercati azionari e dai suoi risultati operativi superiori alle attese nel 2020”.

 

Il giudizio su FinecoBank invece scende da Buy a Neutral, con un target price rivisto comunque al rialzo da 14,20 a 14,70 euro. Il downgrade è dovuto al limitato spazio di rialzo delle valutazioni del titolo dall’attuale rapporto prezzo/utili di 27,6x (secondo il consensus di Datastream). Da quando sono state aggiunte alla Buy List di Goldman Sachs il 10 agosto 2020, le azioni di FinecoBank sono cresciute del 10,5%, rispetto al 12,5% messo a segno dal FTSE World Europe. Secondo gli analisti questo andamento è stato determinato dalla diminuzione dei tassi nel secondo semestre, determinando un impatto negativo marginale sugli utili di FinecoBank.

 

Infine Goldman Sachs ha aumentato del 5,2% le stime per Azimut e Banca Generali per il periodo 2020-2022, alzando il target price del gruppo guidato da Pietro Giuliani a 21,10 euro (da 20,3 euro) e quello della banca guidata da Gian Maria Mossa a 32,50 euro (da 31,0 euro).

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