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Outlook 2021: le mosse delle Banche Centrali

1/18/2021 | Lorenza Roma

Nash (Jupiter AM): "Questa iniezione di dollari nel resto del mondo è il vaccino reflazionistico di cui l'economia globale ha estremo bisogno"


La banca centrale statunitense ha utilizzato la pandemia per rimediare ad un grave errore politico, ma ci sono voluti migliaia di morti e una crisi da lockdown per costringere i governi a fare la loro parte e iniziare a spendere. "Prima della crisi di Covid-19, l'economia globale si stava dirigendo verso la recessione. I tassi di interesse statunitensi erano troppo alti e le regolamentazioni restrittive limitavano i prestiti bancari", ha spiegato Mark Nash, head of absolute return bonds, fixed income di Jupiter AM. "Inoltre, le guerre commerciali e i tweet di Donald Trump avevano spaventato gli investitori, tanto che il capitale globale aveva battuto in ritirata dai mercati emergenti verso il rifugio sicuro del dollaro, che si era rafforzato, minando la crescita globale. Dopo aver tagliato per la prima volta i tassi di interesse, il grande cambiamento politico è avvenuto a settembre, quando la banca centrale statunitense ha dichiarato che avrebbe mirato alla crescita dell'occupazione e avrebbe tollerato un'inflazione più elevata", ha aggiunto l'esperto.

 

"Segnate dalla crisi finanziaria globale del 2008, le aziende hanno bloccato gli investimenti e i consumatori hanno evitato di spendere, utilizzando la liquidità disponibile per pagare i debiti. Quando i consumatori smettono di spendere, le economie si trovano ad affrontare la stagnazione, a meno che lo Stato non intervenga come ultima risorsa. Ma i politici hanno peggiorato le cose insistendo sull'austerità - ovvero tagli alla spesa", ha precisato Nash che aggiunge "alla fine del 2020 bisogna ricordarglielo ancora una volta, poiché i pacchetti di sostegno fiscale a breve termine per la tutela dei lavoratori sono destinati a scadere prima che la spesa per le grandi infrastrutture a più lungo termine possa creare nuovi posti di lavoro. Ancora una volta ci aspettiamo che i politici statunitensi se ne rendano conto, ma solo all'ultimo momento".

 

"Nel frattempo nel Regno Unito, chi commenta sembra diviso tra timori apparentemente contraddittori, da un lato, che l'inflazione stia per fare un ritorno sgradito e, dall'altro, che la Banca d'Inghilterra prenderà una scelta irrevocabile e, andando incontro a tassi di interesse negativi - schiacciando i risparmiatori e vedendo chiunque abbia un conto in banca pungolato per spese extra. Tassi bancari di base negativi manderebbero un segnale a chi osserva il Regno Unito che qualcosa non va e, dopo Brexit, ucciderebbero quel poco di fiducia che resta. Tuttavia, a mio avviso, i tassi negativi sono improbabili", ha dichiarato Nash. "Questo a causa di un ingegnoso dispositivo chiamato Term Funding Scheme che permette alle banche di prendere in prestito in modo redditizio a meno del tasso di base, a condizione che prestino il denaro alle imprese e alle famiglie. Ma cosa succede se la paura di un aumento dei crediti inesigibili impedisce loro di concedere prestiti? Nessun problema. Il governo interviene e li incentiva con varie garanzie di credito perché ha bisogno che le banche siano i canali del suo stimolo. Ma se - ed è un grande se - il governo fa un uso eccessivo delle garanzie di credito per incoraggiare il prestito privo di rischio, allora la creazione di moneta che ne deriva potrebbe penetrare nell'economia reale portando potenzialmente all'inflazione e alla crescita economica nominale. Questo sarebbe un modo per ridurre l'onere del debito. Anche se l'inflazione aumenta, i governi potranno comunque emettere bond con cedole basse, perché le loro banche centrali potranno comprarli con ulteriori QE. Dopo la seconda guerra mondiale, molti paesi hanno avuto un elevato indebitamento, ma sono riusciti a ridurre il debito nei decenni successivi. Questa volta potrebbe non essere diverso. Il Covid potrebbe alla fine essere controllato, ma è improbabile che i responsabili politici mettano in quarantena il loro nuovo kit di strumenti, per cui anche gli investitori obbligazionari dovranno espandere il proprio kit di strumenti", conclude Nash.

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