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Outlook 2021: scenari e previsioni per i mercati

1/19/2021 | Lorenza Roma

Secondo NN Investment Partners le azioni dell’Eurozona e del Giappone si preparano a vedere i più grandi rialzi nel 2021


Il 2020 è stato un anno segnato da grandi cambiamenti. Le condizioni sono cambiate irrevocabilmente. I governi e le imprese hanno accumulato debiti e interessi, i tassi sono scesi e le banche centrali sono diventate più indulgenti riguardo all'inflazione. Nell'outlook 2021, presentato oggi da NN Investment Partners (NN IP), gli esperti hanno discusso sui potenziali scenari per l'economia globale che si sta muovendo verso la ripresa e sulle asset class e regioni destinate a superare la crisi.

 

Gli esperti sostengono che le azioni dell'Eurozona e quelle giapponesi robabilmente registreranno i maggiori rialzi nel 2021. I titoli di queste aree geografiche hanno attualmente premi per il rischio azionario rispettivamente del 5,85% e del 4,94%, contro il 3,25% negli Stati Uniti, il 6,17% nel Regno Unito e il 2,92% in Cina. I mercati europeo e giapponese sono dominati da settori value e ciclici, che dovrebbero beneficiare maggiormente di un rimbalzo economico, mentre i più costosi settori della tecnologia e dei servizi di comunicazione inclini a una crescita sostenuta hanno un peso maggiore negli Stati Uniti.

 

Gli utili aziendali a livello globale sono destinati a beneficiare di una ripresa della domanda, soprattutto nella seconda metà dell'anno. Il reflation trade dovrebbe sostenere anche il mercato delle materie prime, ad esempio nei settori del petrolio e dei metalli industriali, dove, dopo anni di sotto-investimenti, l'aumento della domanda incontra un'offerta limitata. Mentre la politica monetaria rimane per il momento invariata, i rendimenti sono destinati ad aumentare in seguito alla ripresa dell'inflazione, con un impatto negativo sulle obbligazioni. Sul reddito fisso, NN IP rimane positiva sugli spread nel settore del credito e nei mercati emergenti, poiché i programmi di acquisto di asset e la ricerca del rendimento proseguono.

 

Ewout van Schaick, head of multi asset di NN Investment Partners, ha commentato: "La previsione di consenso per gli utili globali del 2021 è per un forte rimbalzo del 25%, che riporterebbe gli utili globali ai livelli del 2019. Un tale rimbalzo renderebbe anche la ripresa più rapida di quelle che hanno seguito le due precedenti recessioni, il che è logico, dato che la recessione attuale è stata guidata dagli eventi e non è stata causata da macro-squilibri o stress finanziari". Marco Willner, head of investment strategy di NN Investment Partners, ha aggiunto: "Gli Stati Uniti sono più costosi degli altri mercati sviluppati, soprattutto a causa del loro sovrappeso nei settori della tecnologia in forte evoluzione e dei servizi di comunicazione. Anche il suo rallentamento economico è stato inferiore a quello dell'Europa e del Giappone durante la pandemia. Nella maggior parte degli scenari, le prospettive sono migliori per i mercati non statunitensi e per i settori ciclici, in particolare quelli che offrono soluzioni legate al clima o che sono attivi in attività legate ai servizi. L'evoluzione delle relazioni USA-Cina sotto la Presidenza di Joe Biden sarà cruciale per i mercati finanziari. Per ora, ci aspettiamo un approccio più diplomatico e costruttivo da Washington, ma non necessariamente un cambiamento nelle politiche concrete". Le politiche guidate dalla pandemia hanno creato sfide a lungo termine come l'inflazione e il rischio di insolvenza, che emergeranno nei prossimi anni. Gli investitori dovranno adattarsi per affrontare le sfide nel 2021 e oltre".

 

Per l'azionario, il principale motore dei rendimenti azionari nel 2021 sarà l'accelerazione della crescita degli utili. Le differenze regionali saranno significative. La crescita più forte degli utili sarà in Europa e in Giappone, mentre la crescita "più debole" si registrerà negli Stati Uniti. L'inflazione potrebbe rappresentare una minaccia per le obbligazioni nel 2021. NN IP è moderatamente sovrappesata sulle obbligazioni investment grade statunitensi e dell'Eurozona e sulle obbligazioni EM in valuta forte, mentre il credito high yield statunitense e dell'Eurozona è significativamente sovrappesato. Inoltre, le prospettive sono positive per gli asset dei mercati emergenti, trainati dalla ripresa economica globale post-pandemica, dalla solida performance dell'economia cinese e dal proseguimento della ricerca globale del rendimento. Nei prossimi anni il private debt avrà probabilmente un ruolo ancora più importante anche nel finanziamento delle acquisizioni, nelle infrastrutture, nel settore immobiliare e nel commercio globale. Il credito alternativo potrebbe anche offrire agli investitori una ulteriore strada per aumentare i rendimenti e rafforzare il loro impegno ESG se il debito è positivamente legato al cambiamento climatico, alla transizione energetica, all'ambiente e alla crescita sostenibile.

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